Un test del sangue svela quanto ci resta da vivere
Arriva dall’Inghilterra e sarà in vendita entro la fine dell’anno, a 435 sterline (circa 500 euro), il test del sangue in grado di stabilire quanti anni ci restano da vivere attraverso la misurazione dei telomeri, la regione terminale del cromosoma. Lo rileva il quotidiano britannico l’Indipendent.
17 MAG - Per scoprire se avremmo vissuto a lungo una volta si leggeva il solco nella mano. Ma oggi c’è un modo scientifico per sapere quanti anni ci restano da vivere. Si tratta di un test del sangue che misura i telomeri, la regione terminale del cromosoma il cui progressivo accorciamento viene associato all'invecchiamento della cellula e dell'intero organismo.
Ad annunciarlo è stato il quotidiano britannico
The Indipendent, spiegando che il test, messo a punto in Spagna, sarà disponibile entro il 2011 anche nel Regno Unito, al costo di 435 sterline (circa 500 euro). “Una novità che potrebbe essere di grande interesse per le compagnie di assicurazione sulla vita o per le polizze di copertura sanitaria”, osserva l’Indipendent sottolineando così gli aspetti controversi che potranno emergere dall’utilizzo di questo nuovo test. Ma, afferma ancora in quotidiano britannico, la misurazione dei telomere potrebbe portare anche a importanti risultati nel prevedere, e quindi intervenire in anticipo, il rischio di morte prematura o di patologie e disturbi neurologici legati all’età. Prevedere, insomma, disturbi che vanno dal sistema cardiovascolare all’Alzheimer fino anche al cancro.
“Sappiamo che le persone nate con I telomeri più corti hanno una vita più breve, ma non sappiamo se coloro che hanno telomeri più lunghi abbiano necessariamente un’aspettativa di vita più lunga. Questo non fa parte del possibile sapere umano”, ha affermato Maria Blasco del Spanish National Cancer Research Centre in Madrid e creatrice del nuovo telomero-test, che sarà commercializzato dall’azienda britannica Life Length. Certo è che “il test si è rivelato molto preciso, tanto che siamo in grado di scoprire anche le minime differenze di lunghezza dei telomeri attraverso una tecnica molto semplice e veloce, che permette di analizzare molti campioni nello stesso tempo. È una scoperta importante – aggiunge Blasco -, perché così siamo in grado di determinare la presenza di telomeri pericolosi, che sono quelli molto corti”.
17 maggio 2011
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