Medtronic acquisisce la modenese Bellco. Intervista all’Ad Frattini: “Potenziamo l'eccellenza italiana grazie alla forza di oltre 1,5 mld di investimenti in R&S”
di Ester Marago'
La multinazionale americana leader nelle tecnologie biomedicali, ha annunciato l’acquisizione di Bellco, azienda modenese all’avanguardia nel trattamento dell’emodialisi. Il polo di Mirandola è stato ceduto da Charme Capital Partners. “Investiamo nell’eccellenza italiana. perchè il nostro know how va protetto”
01 FEB - “L’acquisizione di una importante azienda quale Bellco, tra i simboli dell'eccellenza italiana del polo tecnologico di Mirandola, testimonia quanto Medtronic continui a credere nel nostro Paese. Dopo la recente acquisizione di Covidien, siamo già presenti nell'area di Mirandola con una importante unità produttiva, e questo ulteriore passo conferma la strategia di investimento nelle eccellenze italiane del medicale già avviata qualche anno fa, con l'acquisizione di rilevanti marchi del Made in Italy quali Invatec e NGC”.
È orgoglioso della nuova “conquista”
Luciano Frattini, Presidente e Amministratore Delegato di Medtronic Italia che in questa intervista ha commentato l’acquisizione da parte di Medtronic, multinazionale leader mondiale nelle tecnologie biomedicali, di Bellco, azienda leader nelle soluzioni di emodialisi. Obiettivo, migliorare i risultati clinici, ampliare l’accesso alle terapie, ottimizzare i costi e perfezionare l’efficienza dei trattamenti dell’insufficienza renale in fase terminale (Esrd). Un’acquisizione che conferma la volontà della multinazionale Medtronic di “voler credere nelle risorse e nel know how dell’Italia, certi che sappia continuare a investire nell'innovazione come via attraverso cui garantire la sostenibilità del nostro Sistema sanitario”. E che consente grazie al portafoglio Bellco di consolidare l’offerta di Medtronic della nuova Divisione Renal Care Solutions. I termini dell’operazione non sono stati resi noti, l’azienda modenese è stata ceduta da Charme Capital Partners, di cui era entrata a far parte nel 2012, attraverso il suo fondo Charme II, fondato da Luca e Matteo di Montezemolo.
Presidente Frattini, l’acquisizione di Bellco da parte di Medtronic è sicuramente un bel goal. Cosa rappresenta per voi?
La conferma del grande lavoro che la nostra Azienda sta conducendo in questi anni e che testimonia la capacità di Medtronic di guardare sempre avanti espandendo le proprie aree di interesse, per arrivare a raggiungere il grande obiettivo dell’efficientamento del sistema sanitario. Medtronic nasce oltre 60 fa come “inventore del pacemaker”, e dopo aver trascorso i primi anni consolidandosi leader in ambito cardiologico, da diversi anni ha ritenuto di espandere la propria presenza in più ambiti ospedalieri. Con l’acquisizione di Bellco entriamo ora nel reparto dialisi, aggiungendo un altro importante tassello alla nostra strategia di efficientamento del sistema e quindi di aiuto alle Istituzioni per la sua sostenibilità.
Mi spieghi meglio
La nostra mission è sicuramente quella di offrire alta tecnologia dando quindi allo specialista il prodotto giusto al momento giusto. Ma nell’attuale contesto socio sanitario è ormai fondamentale che le aziende produttrici di tecnologia, siano in grado da un lato di proporre soluzioni terapeutiche per generare in primis benefici clinici per i cittadini, e dall’altro anche efficienza e sostenibilità per il sistema. Quello a cui puntiamo in sostanza è avviare una collaborazione sempre più stretta e trasparente tra industria biomedica, clinici e istituzioni per sviluppare nuove terapie, nuove evidenze cliniche, nuovi modelli e percorsi per favorire accesso e fruibilità della tecnologia medica. Terapie e cure innovative, che non solo facciano "bene" ai pazienti, ma anche agli enti erogatori, riducendo i costi complessivi della gestione di quelle patologie.
Quale è quindi la sfida nel campo della dialisi?
La cura dei pazienti dializzati è molto impegnativa e risponde a un modello ben consolidato, ma anche statico da anni. Comporta gradi sforzi da parte dei pazienti in termini di tempo speso per recarsi in ospedale e sottoporsi ai trattamenti, e un grande impegno organizzativo dei Sanitari e delle loro aziende ospedaliere. Tutto ciò impone la ricerca di tecnologie innovative che possano aprire la strada a nuovi modelli organizzativi che in un futuro che speriamo non sia troppo lontano, potrebbero rendere più accessibile la dialisi, e perché no, portandola addirittura magari a casa del paziente in modo facile, pratico e sicuro.
Perché proprio Bellco?
Perché rappresenta l’eccellenza italiana nel campo della dialisi. La tecnologia italiana nel campo della dialisi ha fatto scuola nell’ultimo ventennio e il polo di Mirandola dove è presente Bellco è un esempio di questo. L’obiettivo di Medtronic è quello di valorizzare queste realtà nazionali, potenziandole ulteriormente grazie alla forza di oltre 2 miliardi di investimenti in ricerca e sviluppo ogni anno, e alla presenza del Gruppo in oltre 155 Paesi. Siamo orgogliosi del fatto che ogni secondo, al Mondo, ben due pazienti ricevono una terapia Medtronic.
Puntando a Bellco confermiamo di voler credere nelle risorse e nel know how del nostro Paese, convinti che l’Italia sappia continuare ad investire nell'innovazione, una leva fondamentale per garantire la sostenibilità del nostro Sistema Sanitario. Il beneficio di un prodotto ad alto valore aggiunto, lo ripeto, deriva da una maggiore efficacia del trattamento per i pazienti, e da un’ottimizzazione della spesa complessiva.
Può darci qualche dettaglio sui termini dell’acquisizione?
Per il momento non posso entrare nello specifico. Posso solo dire che Medtronic ha acquisito l’italiana Bellco da Charme Capital Partners, responsabile dei fondi paneuropei Charme.
Ester Maragò
01 febbraio 2016
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