Vaccini. Nel 2014 per la prima volta nessuno di quelli obbligatori raggiunge il 95%. Studio di SItI e Ministero Salute
La ricerca presentata durante il Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica in corso a Milano. In 11 Regioni la copertura è calata di più del 5%. E copertura per morbillo-parotite-rosolia (target 95% per prima e seconda dose) è scesa nel 2014 all’86,6%, con un calo del 3,7% rispetto al 2012. L'ABSTRACT DELLO STUDIO
14 OTT - Le società scientifiche esprimono preoccupazione per la riduzione delle coperture vaccinali registrata negli ultimi due anni in Italia. Per la prima volta nel 2014 nessuna delle vaccinazioni, obbligatorie, contro polio, tetano, difterite ed epatite B raggiunge il 95%, obiettivo di copertura del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV 2012-2014). In occasione Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI), in corso a Milano, vengono presentati i risultati di uno
studio congiunto tra il Ministero della Salute e la SItI.
A più di tre anni dall’approvazione dell’attuale piano e nell’imminenza, auspicata, dell’approvazione in Conferenza Stato-Regioni del nuovo Piano, obiettivo della ricerca è stato quello di riassumere i contenuti del PNPV 2012-2014, descriverne le declinazioni regionali e presentare i più aggiornati dati di copertura (2000-2014), evidenziando gli obiettivi raggiunti e le criticità riscontrate.
Più di due terzi delle Regioni italiane non raggiungono il target di copertura del 95% per le vaccinazioni pediatriche. La copertura per morbillo-parotite-rosolia (target 95% per prima e seconda dose) è drammaticamente scesa nel 2014 all’86,6%, con un calo del 3,7% rispetto al 2012. In 11 Regioni la copertura è calata di più del 5%, mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità ci chiede di fare di più per eliminare morbillo e rosolia congenita, per le quali esiste ormai da anni un obiettivo di eliminazione da tutta la Regione Europea. I tassi di copertura per la vaccinazione antinfluenzale nei soggetti anziani, complice il ‘caso Fluad’, è calata addirittura del 12% nell'ultima stagione.
“Il quadro è preoccupante – sottolinea lo studio - e ha fatto scattare un campanello di allarme per le istituzioni nazionali e regionali impegnate nella pianificazione delle nuove strategie vaccinali. C’è bisogno di un rinnovato impegno per non dover assistere tra pochi anni a una inaspettata recrudescenza di malattie ormai ritenute storia del passato, ma di cui osserviamo già casi sporadici (pertosse, Hib, difterite, morbillo)”.
Lo studio, a firma del Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute
Raniero Guerra, del Presidente della SItI
Carlo Signorelli e del coordinatore del Gruppo vaccini della SItI
Paolo Bonanni, tra gli altri, testimonia l’impegno della SItI come società scientifica. I dati contenuti nello studio confermano come gli obiettivi del PNPV 2012-2014 siano stati raggiunti solo parzialmente a causa di diversi fattori, in particolare l’incremento dell’esitazione sui vaccini. Maggiori sforzi sono quindi necessari per promuovere l’immunizzazione.
“Il nuovo PNPV – si suggerisce - dovrà considerare i nuovi vaccini e l'estensione dell'offerta di quelli esistenti che già sono stati introdotti in alcune Regioni alla luce delle nuove evidenze scientifiche disponibili. Inoltre, auspica la SItI, dovranno essere realizzati interventi di informazione e comunicazione di provata efficacia per fronteggiare il fenomeno della esitazione sui vaccini e garantire il raggiungimento degli standard di copertura”.
14 ottobre 2015
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Scienza e Farmaci