Sanofi-Aventis sposta la produzione di Spiramicina dalla Francia alla Puglia
Grazie ad un investimento di 26 milioni di euro prenderà prossimamente il via la produzione di Spiramicina nello stabilimento Sanofi-Aventis di Brindisi. Grazie a questo intervento si stima che il fatturato dello stabilimento di Brindisi possa aumentare del 30%, con conseguenze positive previste anche sull’occupazione (+ 10%) e sulla riduzione dei costi (- 20%).
07 MAR - Sanofi-Aventis ha deciso di puntare sullo sviluppo del suo sito di Brindisi e trasferirà la produzione dell'antibiotico spiramicina dallo stabilimento di Vitry in Francia a quello pugliese. Lo ha annunciato la società farmaceutica spiegando che a questo scopo saranno destinati allo stabilimento di Brindisi risorse pari a 26 milioni di euro e che la nuova produzione “permetterà di rafforzare ulteriormente la presenza di Sanofi-Aventis nel settore degli antibiotici e consentirà di accrescere l’eccellenza dello stabilimento, destinato a divenire sempre di più un polo di riferimento internazionale nella strategia del Gruppo, con evidenti risvolti positivi su Brindisi e sulla sua provincia”.
Grazie a questo intervento si stima che il fatturato dello stabilimento di Brindisi possa aumentare del 30%, con conseguenze positive previste anche sull’occupazione (+ 10%) e sulla riduzione dei costi (- 20%).
“Ognuno dei 5 stabilimenti di sanofi-aventis presenti sul territorio italiano si contraddistingue per specifici ambiti di attività, contribuendo a fare dell’Italia uno dei punti di riferimento all’interno della realtà industriale del Gruppo. Nelle strategie internazionali di Sanofi-Aventis lo stabilimento di Brindisi rappresenta un polo significativo a livello mondiale nella produzione di antibiotici, e l’avvio della produzione di Spiramicina è un ulteriore segno dell’impegno della nostra azienda nell’offrire risposte efficaci ai bisogni non soddisfatti di salute in tutto il mondo. – ha spiegato Philippe Luscan, vice presidente senior Affari Industriali Sanofi-Aventis. Inoltre, nell’ottica di sostenere con maggior efficacia lo sviluppo del business e le previsioni di evoluzione geografica dei mercati, Sanofi-Aventis mira a sviluppare le sinergie fra i 72 stabilimenti del proprio assetto industriale per rendere più efficienti i processi produttivi e rafforzare le piattaforme per la crescita a lungo termine”.
Brindisi e l’Italia giocano un ruolo di primo piano anche nell’ambito del programma Accesso ai Farmaci del Gruppo. Infatti a Brindisi, oltre alla Rifampicina per la lotta alla tubercolosi, vengono prodotti e distribuiti farmaci contro altre “malattie dimenticate”, come la tripanosmiasi umana (o malattia del sonno), la lebbra e l’epilessia.
Presso lo stabilimento hanno inoltre sede il centro multidisciplinare di biotecnologie, composto da 5 laboratori biotecnologici altamente specializzati, dedicato alla produzione di principi attivi farmaceutici e allo sviluppo di nuove molecole farmacologicamente attive e dei relativi processi.
“Dal 2005 ad oggi – ricorda poi l’impresa farmaceutica - sono stati investiti quasi 19 milioni di euro in programmi di ricerca in partnership con il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), che hanno riguardato, ad esempio, la formazione di ricercatori qualificati nello sviluppo di processi e prodotti innovativi nel settore dei farmaci antinfettivi, a cui si aggiungono ulteriori 5 milioni di euro per il biennio 2010-2011”
“L’avvio della produzione dell’antibiotico Spiramicina e il conseguente investimento di 26 milioni di euro è un passaggio chiave nella crescita del sito produttivo, che rafforza ulteriormente il ruolo di Brindisi nella schacchiera mondiale della produzione di Sanofi-Aventis”, ha commentato Daniel Lapeyre, Amministratore delegato Sanofi-Aventis Italia. “La nuova produzione – ha continuato - non è solo un’ulteriore dimostrazione di quanto Sanofi-Aventis creda nell’Italia e si impegni per il sistema Paese, ma anche un riconoscimento della volontà dell’azienda ad investire, a tutelare e a promuovere l’eccellenza nazionale”. A questo proposito, i rappresentanti dell’impresa farmaceutica hanno sottolineato come sia fondamentale che le Istituzioni siano alleati per favorire l’accesso all’innovazione, che è parte essenziale di un progetto industriale. “Il nostro intento – ha detto Lapeyre - è quello di continuare a credere nella Regione Puglia e nel sito di Brindisi, che è stato in grado di creare e affermare sul territorio una realtà industriale ed economica di primo livello”.
07 marzo 2011
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