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Depressione. L’allegria degli amici come cura. Studio Usa: “Amicizia e socialità sono terapie”

di Maria Rita Montebelli

Uno studio condotto su duemila studenti americani delle scuole superiori rivela che avere amici allegri rappresenta un parafulmine contro la depressione, sia in senso preventivo che curativo. Promuovere amicizie tra gli adolescenti potrebbe rappresentare dunque una forma di cura a basso costo contro la depressione? Secondo gli autori dello studio, si

19 AGO - Una ricerca appena pubblicata su Proceedings of the Royal Society B, dimostra quanto intuitivamente molti sapevano già e cioè che l’allegria è contagiosa. Ma lo studio ha delle implicazioni molto interessanti anche per chi soffre di depressione.
 
I suoi risultati dimostrano infatti che essere amici di chi soffre di depressione non comporta rischi, nel senso non si corre il pericolo di cadere a nostra volta in depressione; un dato molto importante questo, visto lo stigma che circonda questa condizione, sdoganata da questo studio in quanto ‘malattia non contagiosa’.
 
E non è tutto. Per i depressi, essere circondati da amici pieni di allegria e gioia di vivere potrebbe rappresentare, stando ai risultati di questa ricerca inglese, una vera e propria ‘terapia’.
 
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Manchester e Warwick ha preso in esame un gruppo di 2.000 studenti di scuola superiore americani per valutare come il tono dell’umore degli uni fosse in grado di influenzare quello degli altri. Lo studio è stato condotto utilizzando un modello di ‘diffusione dell’umore’, per certi versi simile a quello utilizzato per studiare la diffusione delle malattie infettive.
 
In questo modo i ricercatori sono riusciti a dimostrare che, mentre la depressione non è ‘contagiosa’, il fatto di avere un numero sufficiente di amici di buon umore può addirittura dimezzare la probabilità di ammalarsi di depressione e anche raddoppiare la possibilità di superare la depressione in un periodo di 6-12 mesi. Un risultato incredibile, anche quando confrontato con le terapie tradizionali.
 
“E’ noto – ricorda uno degli autori dello studio, il dottor Thomas House, Matematica applicata, Università di Manchester – che alcuni fattori sociali, quali il vivere da soli o l’essere stati oggetto di abusi nell’infanzia, hanno un forte impatto sulla possibilità di diventare depressi. Sappiamo anche che il supporto sociale, come ad esempio avere qualcuno con cui parlare, è molto importante per riprendersi dalla depressione.
Il nostro studio però è andato oltre ed ha analizzato se l’essere amici di persone allegre possa ridurre il rischio di diventare depressi o aumentare le possibilità di guarire dalla depressione”.
 
E i risultati dimostrano l’enorme impatto che hanno gli amici allegri sui soggetti depressi o a rischio di depressione. Per questo gli autori concludono che il fatto di avere un robusto networksociale rappresenti un modo efficace per proteggersi o per trattare la depressione. E anche a basso costo.
 
Promuovere legami di amicizia tra gli adolescenti potrebbe dunque aiutare a ridurre l’impatto della depressione e senza rischio per quelli che depressi non sono. Lo studio dimostra infatti che l’umore depresso non ‘si contagia’, mentre i ragazzi di buon umore possono essere un toccasana per i loro amici tendenti alla depressione o francamente depressi. L’allegria insomma svolgerebbe un ruolo sia ‘preventivo’ che ‘curativo’ nei confronti della depressione.
 
“Bisognerebbe dunque – sostiene House - come società, fare tutti gli sforzi possibili per favorire la nascita di amicizie tra gli adolescenti, ad esempio creando dei club giovanili, dei luoghi di incontro. Questo potrebbe ridurre la prevalenza della depressione tra i giovani.”
 
Maria Rita Montebelli

19 agosto 2015
© Riproduzione riservata

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