Menopausa. Dalla Grecia un position paper sulle terapie alternative per le vampate di calore
di Roxanne Nelson
Un team multinazionale ha analizzato una serie di studi condotti sui vari trattamenti alternativi alla terapia ormonale per le vampate di calore in menopausa. Le evidenze raccolte sono ancora scarse, ma, dicono gli autori, “per le donne che non possono o non vogliono assumere estrogeni, la strada non-ormonale ora è un’opzione realistica”.
18 MAG -
(Reuters Health) – Un team multinazionale ha analizzato una serie di studi condotti sui vari trattamenti alternativi alla terapia ormonale per le vampate di calore in menopausa, che vanno dall’esercizio fisico, all’assunzione di antidepressivi, alla terapia comportamentale. Il team – guidato da
Gesthimani Mintziori, della Aristotile University di Salonicco –ha condotto l’analisi per conto della European Menopause and Andropause Society (EMAS). Al termine dei lavori è stato redatto un position paper sulle terapie alternative agli ormoni, allo scopo di offrire alle donne un documento per stabilire "cosa funziona o funzionerebbe meglio per loro”.
Secondo quanto riportato online da
Maturitas i risultati sono stati molto contrastanti. “Comunque, per le donne che non possono o non vogliono assumere estrogeni, la strada non-ormonale ora è un’opzione realistica”, dicono gli autori della ricerca. Per quanto riguarda l’esercizio fisico, le evidenze raccolte sulla sua riduzione delle vampate di calore sono state insufficienti o contrastanti. Tuttavia, i ricercatori sostengono che sia importante provare perché potrebbe contribuire a migliorare la qualità della vita in generale e controbilanciare l’aumento del rischio di patologia cardiaca, a cui le donne vanno incontro dopo la menopausa. Anche l’evidenza relativa agli integratori o a una dieta ricca di fitoestrogeni è risultata scarsa.
Per quanto riguarda gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRIs) e di quelli della ricaptazione della serotonina e della norefinerina (SNRIs), essi si sono dimostrati efficaci nella riduzione della frequenza e della severità delle vampate di calore. Anche per il gabapentin non mancano studi che ne hanno riscontrato l’efficacia. Infine, per quanto riguarda gli interventi comportamentali, come la terapia cognitiva e l’agopuntura, l’evidenza scientifica è ancora limitata.
FONTE: Maturitas2015
Roxanne Nelson
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
18 maggio 2015
© Riproduzione riservata
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