Compiti di matematica: “Più di 70 minuti al giorno è troppo”
di Viola Rita
Lo afferma uno studio scientifico dell’American Psychological Association condotto su più di 7mila adolescenti. Secondo gli scienziati, il tempo ideale da dedicare allo studio delle scienze è pari a un’ora al giorno. Al contrario, studiare 90-100 minuti o più costituirebbe un carico eccessivo e la performance calerebbe. Per lo studente, è importante soprattutto lavorare in autonomia e in maniera sistematica
25 MAR - Secondo un nuovo studio scientifico condotto dalla American Psychological Association (Apa), per gli adolescenti dedicare più di 70 minuti al giorno allo studio della matematica e delle scienze costituirebbe un carico eccessivo, mentre il tempo ottimale da riservare ai compiti di queste materie è stato stimato intorno ad un’ora al giorno. Inoltre, i compiti devono essere svolti dallo studente in maniera regolare e in autonomia. Lo studio è stato pubblicato su
Journal of Educational Psychology.
L’indagine ha preso in considerazione 7725 studenti di entrambi i sessi e di età media intorno ai 14 anni, frequentanti scuole pubbliche e private e provenienti principalmente dalle Asturie, nella Spagna del Nord.
Ai ragazzi sono stati forniti dei questionari per determinare la frequenza con cui svolgevano compiti di matematica e la durata di tempo impiegata per effettuarli. Inoltre, le loro competenze scientifiche sono state misurate attraverso test standardizzati anche tenendo conto dello stato socio-economico. In media, gli studenti trascorrevano da una a due ore al giorno per studiare tutte le materie.
Secondo le conclusioni dello studio, le modalità di svolgimento dei compiti risulterebbero più importanti della quantità degli stessi: per lo studente è importante lavorare da solo e in maniera costante, come spiega
Javier Suarez-Alvarez, co-primo autore dello studio insieme a
Ruben Fernandez-Alonso.
“I nostri risultati indicano che non è necessario assegnare un’enorme quantità di compiti, ma è importante che la consegna sia sistematica e regolare, con l’obiettivo di abituare gli studenti al lavoro e promuoverne l’autonomia e l’apprendimento autogestito”, ha dichiarato Ruben Fernandez-Alonso, PhD. “I risultati suggeriscono che dedicare allo studio 60 minuti al giorno è un tempo ragionevole ed efficace”.
Dai risultati, infatti, emerge che i ragazzi a cui venivano assegnati compiti sistematicamente ottenevano circa 50 punti in più rispetto agli altri, mentre quelli che lavoravano da soli avevano fino a 54 punti in più. Inoltre, gli studenti che dedicano 70 minuti al giorno per lo studio della matematica chiedendo aiuto durante l’esecuzione degli stessi ottengono un punteggio inferiore circa del 20% rispetto agli studenti che dedicano lo stesso tempo ma in completa autonomia. Una possibile spiegazione di questa differenza potrebbe risiedere nel fatto che svolgere i compiti da soli è un fattore fortemente correlato alla qualità della performance accademica e al successo, spiega Suarez-Alvarez.
Inoltre, nel campione analizzato, alcuni insegnanti assegnavano compiti per una durata media di 90-100 minuti: i ricercatori hanno osservato che in questo caso le prestazioni degli adolescenti cominciano ad essere inferiori. Al contrario, tra i 70 e i 90 minuti si avrebbe leggero miglioramento nella performance, anche se questo “piccolo vantaggio richiede due ore in più di studio a settimana, che rappresenta un investimento di tempo piuttosto ampio se si considera che il guadagno è molto ridotto”, ha affermatoSuarez-Alvarez “Per questa ragione, assegnare una quantità di compiti superiore a 70 minuti al giorno non sembra essere un metodo efficace”.
Viola Rita
25 marzo 2015
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