Pillola 5 giorni dopo. Per il Css la prescrizione deve restare obbligatoria. Nonostante l'Ema
Lo rende noto il Ministero della Salute che spiega come la scelta sia stata presa "per evitare gravi effetti collaterali nel caso di assunzioni ripetute in assenza di controllo medico". Quanto al test di gravidanza, a quanto riporta l'Adnkronos, il Css propone che sia eseguito solo se l'anamnesi della paziente induce un sospetto di gravidanza in corso.
10 MAR - Oggi è stato deliberato il parere del Consiglio superiore di Sanità sulla cosiddetta “pillola dei 5 giorni dopo”. Il Css, presieduto da
Roberta Siliquini, era stato sollecitato dal ministro
Lorenzin ad esprimere un nuovo parere sulle modalità prescrittive del farmaco anticoncezionale d'emergenza a seguito della recente
deliberazione dell'Ema che prevedeva la vendita senza l'obbiglo di ricetta medica avendo riscontrato l'assenza di rischi in gravidanza.
"In attesa dei dettagli del dispositivo, la decisione - rende noto il Ministero della Salute - è che “il farmaco EllaOne debba essere venduto in regime di prescrizione medica indipendentemente dall’età della richiedente”. "Ciò soprattutto - spiega la nota del Ministero - per evitare gravi effetti collaterali nel caso di assunzioni ripetute in assenza di controllo medico".
Mentre per quanto riguarda il test di gravidanza, a quanto riporta l'
Adnkronos, il Css propone che sia eseguito solo se l'anamnesi della paziente induce un sospetto di gravidanza in corso.
10 marzo 2015
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