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Attenti al traffico: aumenta il rischio di ictus


Uno studio danese dimostra che nelle persone con più di 65 anni di età basta un aumento di 10 decibel perché il rischio di ictus cresca del 27 per cento.

01 FEB - È appena passata l’ennesima domenica senza auto e dall’European Heart Journal arriva un ulteriore conferma dei danni del traffico. Non per l’inquinamento atmosferico che crea, ma per quello acustico. 
L’esposizione al traffico, infatti, aumenta in maniera decisa il rischio di ictus nelle persone con più di 65 anni di età. 
Lo studio, il primo a indagare il nesso tra inquinamento acustico da auto e il rischio di ictus, è stato condotto su 51.485 persone e ha rilevato infatti che per ogni aumento di 10 decibel del rumore dovuto al traffico le probabilità di avere un ictus aumentano del 14 per cento. 
Tuttavia, se il rischio è quasi nullo per le persone con meno di 65 anni, la situazione cambia per quelli più anziani che presentano il 27 per cento di probabilità in più di incorrere nell’evento cerebrovascolare. 
“Se assumiamo che quello identificato dalla nostra ricerca sia un rischio reale e che l’associazione tra rumore e ictus sia causale, allora possiamo concludere che l’8 per cento di tutti i casi di ictus e il 19 per cento di quelli che si verificano nelle persone con più di 65 anni sono dovuti all’inquinamento acustico dovuto al traffico”, ha spiegato Mette Sørensen, ricercatore dell’Institute of Cancer Epidemiology di Copenhagen e coordinatore dello studio. Naturalmente, ha aggiunto, “la popolazione di questo studio vive in aree urbane e non è rappresentativa dell’intera popolazione in termini di esposizione al rumore”.
La correlazione tra inquinamento acustico e rischio cardiovascolare non è nuova: “Studi precedenti avevano messo in relazione il rumore derivante dal traffico con un aumento della pressione arteriosa e di infarto”, ha aggiunto Sørensen. “Il nostro studio si aggiunge alle prove scientifiche che si stanno accumulando e che mostrano che il traffico causa un’ampia gamma di malattie cardiovascolari. Questi studi sottolineano la necessità di un’azione che riduca l’esposizione delle persone al rumore del traffico”.

01 febbraio 2011
© Riproduzione riservata

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