Epatite C. Allarme epatologi Cleo: “Nuovi farmaci solo per i ricchi”. Il 4 marzo convegno al Senato
Gli epatologi ospedalieri denunciano come “la ripartizione delle risorse per la gestione della terapia per l'epatite cronica da HCV, effettuata valutando il numero dei cittadini residenti e non la prevalenza della patologia rischia di ledere il diritto alla salute di vaste aree d'Italia”. Il prossimo 4 marzo organizzato un convegno in Senato per fare il punto sulle nuove terapie.
27 FEB - "I nuovi farmaci per il trattamento dell'Epatite C arriveranno solo a quei pazienti che avranno la fortuna di curarsi in regioni ricche, gli altri non avranno la stessa possibilità". La denuncia arriva dagli epatologi ospedalieri del Cleo nel giorno in cui l'Aifa ha raggiunto l'accordo con Gilead Sciences per la rimborsabilità del farmaco Harvoni. Per fare il punto sulle nuove terapie mercoledì 4 marzo, alle 15, gli epatologi insieme ai senatori Vincenzo D'Anna e Antonio Scavone, componenti del gruppo Grandi Autonomie e Libertà in Commissione Sanità, hanno organizzato un convegno al Senato, nella Sala dell'Istituto Santa Maria in Aquiro.
"La ripartizione delle risorse per la gestione della terapia per l'epatite cronica da HCV, effettuata valutando il numero dei cittadini residenti e non la prevalenza della patologia - spiegano gli epatologi -, rischia di ledere il diritto alla salute di vaste aree d'Italia, cioè quelle che presentano la più elevata prevalenza dell’infezione. Urge trovare nuove strategie utilizzando un differente modello assistenziale che possa ovviare a questa gravissima sperequazione".
27 febbraio 2015
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