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Gravidanza e salute dentale. Ecco cosa fare per garantire denti sani al nascituro ed evitare rischi alla mamma. I consigli del ministero della Salute


Problemi ai denti in gravidanza possono provocare seri problemi. Dalla nascita prematura al ritardo nella crescita del feto. Ma anche aborti spontanei e preclampsia. Senza contare che una mamma con denti sani favorisce la salute orale futura del nascituro. LE RACCOMANDAZIONI DEGLI ESPERTI

20 FEB - Negli ultimi decenni molti studi hanno evidenziato l'associazione tra infezioni orali materne e esiti avversi della gravidanza, in particolare per quanto riguarda l'associazione tra la presenza e la gravità delle infezioni gengivali e il parto prematuro, il ritardo di crescita del feto, l'abortività spontanea, la preeclampsia.
 
Il controllo delle malattie orali prima e durante la gravidanza migliora quindi la qualità di vita della donna, diminuisce l’incidenza di malattie dentali nel bambino e ha il potenziale di promuovere una miglior salute orale anche nella vita adulta del nascituro.

Il documento del ministero, redatto da esperti odontoiatri, contiene una serie di indicazioni volte a contribuire al miglioramento della salute orale delle donne in gravidanza, a prevenire le malattie orali nei bambini piccoli, a diffondere informazioni accurate ed a garantire l’erogazione di appropriate cure odontoiatriche nelle gestanti. Il gruppo di studio ha sottolineato che la prevenzione e il trattamento delle gengiviti, delle parodontiti e della carie dentale prima, durante e dopo la gravidanza sono il modo migliore per ottimizzare la salute degli individui in età perinatale e della comunità.

Fondamentale è il ruolo di tutte le figure professionali coinvolte,  medico, odontoiatra, pediatra, ostetrica, medico ginecologo, igienista dentale, ai quali il ministerro raccomanda di promuovere e adottare specifiche azioni di sensibilizzazione della mamma. Dall'educazione alla salute orale all'insegnamento e il rinforzo dell'informazione delle tecniche di igiene orale personale. Dal l'educazione alimentare finalizzata alla prevenzione della carie nel nascituro alla valutazione delle condizioni orali.
 
Ma anche l'esecuzione durante la gravidanza di un intervento di igiene orale professionale e poi la valutazione del cavo orale del bambino da parte del pediatra entro il 12° ed entro il 24° mese di vita.

Insomma un vero e proprio vademecum terapeutico assistenziale che deve però essere accompagnata da una maggiore attenzione della mamma alla sua salute orale, pensando anche a quella del nascituro.
 
Ed ecco i consigli degli esperti per le mamme:
- spazzolare i denti due volte al giorno con un dentifricio al fluoro e utilizzare il filo o altro ausilio interdentale tutti i giorni;
- limitare l'assunzione di cibi contenenti zuccheri solo durante i pasti; scegliere acqua o latte magro come bevanda;
- evitare le bevande gassate durante la gravidanza;
- scegliere frutta piuttosto che succhi di frutta per soddisfare l'assunzione di frutta giornaliera raccomandata;
- effettuare una visita odontoiatrica e una seduta di igiene orale professionale, se non è stata effettuata negli ultimi sei mesi o se si è verificata una nuova condizione;
- e, infine, in caso di problemi di salute ai denti o alle gengive, recarsi dal proprio odontoiatra dove poter eseguire le terapie necessarie e indicate, anche prima del parto.
 
Cosa fare in caso di nausea e vomito. Gli esperti ricordano poi che durante la gestazione, possono verificarsi fenomeni di nausea e di vomito da iperemesi gravidica. In questo casi, si suggerisce una serie di accorgimenti da rispettare al fine di diminuire il rischio di insorgenza di erosioni e carie dentali:
- alimentarsi frequentemente con piccole quantità di cibo nutriente; dopo gli episodi di vomito risciacquare la bocca con acqua con disciolta una piccola quantità di bicarbonato (un cucchiaino) per neutralizzare l'acidità dell'ambiente orale;
- masticare chewing-gum senza zucchero o contenente xilitolo dopo aver mangiato;
- utilizzare spazzolini da denti delicati e dentifrici al fluoro non abrasivi per prevenire danni alle superfici dei denti demineralizzate dal contatto con il contenuto gastrico acido.

Nel complesso, il documento segnala che il periodo di tempo tra la 14ª e la 20ª settimana è ideale per provvedere alle cure dentali, mentre le terapie orali elettive possono, invece, essere rimandate dopo il parto. L’importante, in definitiva, è tener sempre presente che il ritardo nel provvedere alle cure necessarie per condizioni patologiche esistenti potrebbe comportare un rischio significativo per la madre e, indirettamente, al feto.

20 febbraio 2015
© Riproduzione riservata

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