Melanoma avanzato. L’efficacia di pembrolizumab
Rispetto alla chemioterapia tradizionale, il farmaco aumenta la sopravvivenza libera dalla malattia ed è più tollerabile. Questi i risultati dello studio di fase II appena presentati da MSD. Un esempio di come oggi nuove terapie molecolari consentano di colpire solo le cellule tumorali e non anche quelle sane
08 DIC - Il farmaco pembrolizumab aumenta, rispetto alla chemioterapia, la sopravvivenza libera da progressione della malattia (PFS) nei pazienti con melanoma avanzato refrattario a ipilimumab. Si tratta di uno dei risultati finali dello studio registrativo di fase 2 (KEYNOTE-002), che sono stati appena presentati Congresso Internazionale “Melanoma Bridge 2014” di Napoli da MSD.
La PFS è stata valutata in maniera indipendente in base ai criteri RECIST (Response Evaluation Criteria in Solid Tumours).
Il pembrolizumab è una terapia anti PD-1 per il trattamento del melanoma avanzato messa a punto da MSD. Tale terapia, riferiscono gli esperti, ha migliorato sostanzialmente l'endpoint primario della sopravvivenza libera da progressione. A sei mesi, le percentuali della PFS per
pembrolizumab sono state del 34% per il dosaggio da 2 mg/kg e del 38% per il dosaggio da 10 mg/kg, rispetto al 16% ottenuto dalla chemioterapia. La durata mediana del follow-up dell'analisi ad interim è stata di 10 mesi.
La PFS “è stata, nei due gruppi di trattamento con pembrolizumab, di 5,4 e 5,8 mesi ed è risultata superiore a quella del gruppo trattato con chemioterapia che è stata di 3.6 mesi. Lo studio è risultato quindi positivo con una riduzione del rischio di progressione o morte del 43-50%”, ha commentato
Paolo Ascierto, oncologo della Fondazione Pascale Istituto Nazionale Tumori di Napoli. “Il pembrolizumab sembra avere una maggior efficacia e minori effetti collaterali rispetto agli altri immunomodulanti, ha quindi un impatto sulla malattia più rapido e percentuali di risposta più elevate tant'è che, sebbene al momento il suo uso sia possibile solo dopo progressione di malattia dopo trattamento con ipilimumab ed inibitori di BRAF, nel futuro è ipotizzabile il suo impiego in prima linea per il trattamento del melanoma”.
Il melanoma è un tumore della pelle molto diffuso e aggressivo. Si stima che nel 2012 siano stati diagnosticati 232.130 nuovi casi di melanoma in tutto il mondo
2 e nel 2014, in Italia, sono attesi quasi 11mila nuovi casi
3.
Sempre di più oggi, alcune terapie molecolari, invece che colpire e distruggere tutte le cellule, comprese quelle sane, sono in grado di ripristinare la naturale capacità del sistema immunitario di riconoscere e bersagliare le cellule tumorali.
Nel caso del melanoma, questo nuovo paradigma di cura sta dimostrando la propria efficacia. “Il profilo di efficacia e di tollerabilità di pembrolizumab rispetto alla chemioterapia non lascia dubbi sui vantaggi del primo rispetto a quest'ultima. L'analisi della qualità della vita, che è stata ulteriore oggetto di studio nel Keynote 002, ha dimostrato indiscutibilmente un miglioramento dello stato generale di salute e dei sintomi nei due gruppi di trattamento con pembrolizumab rispetto a quello del trattamento con chemioterapia”, continua
Paolo Ascierto. “Questo farmaco potrà inoltre essere utilizzato per la cura di altri tumori come il carcinoma del polmone non a piccole cellule (NSCLC), tumore al rene, tumore della testa e del collo, tumore gastrico, oltre essere utilizzato in combinazione con altri farmaci”.
Nello studio KEYNOTE-002, per l'analisi predeterminata della PFS non si sono osservate differenze significative tra i due dosaggi di pembrolizumab ed inoltre gli effetti positivi del farmaco rispetto alla sopravvivenza libera da progressione di malattia sono risultati omogenei in tutti i sottogruppi predeterminati
1.
Obiettivo dell'analisi predeterminata della sopravvivenza libera da progressione era la valutazione della superiorità sulla chemioterapia di uno dei due dosaggi di pembrolizumab.Co-endpoint primari dello studio erano la PFS e la sopravvivenza globale. La valutazione della sopravvivenza globale è prevista nel corso dell'analisi finale predeterminata nel 2015.
1 A Randomized Controlled Comparison of Pembrolizumab and Chemotherapy in
Patients With Ipilimumab-Refractory Melanoma. Ribas, A, Puzanov, I, Dummer, R et al. Presented at Society for Melanoma Research 2014 International Congress, 13-16 November 2014, Zurich, Switzerland.
2 World Health Organization. (2013, December). Globocan 2012: Estimated Cancer Incidence, Mortality and Prevalence Worldwide in 2012; Estratto il 13 dicembre 2013 da http://globocan.iarc.fr/Pages/fact_sheets_population.aspx.
3 “I numeri del cancro 2014 in Italia”, AIOM, AIRTUM
08 dicembre 2014
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