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I figli della dialisi

di Maria Rita Montebelli

Pubblicato su Nephrology Dialysis Transplantation un importante studio italiano sull’esito della gravidanza nelle pazienti dializzate. Si conferma che il sogno di un figlio per queste donne è difficile da realizzare. Ma non impossibile

05 AGO - E’ uno studio tutto made in Italy quello pubblicato oggi su Nephrology Dialysis Transplantation e rappresenta una pietra miliare sull’argomento ‘gravidanza in dialisi’. Portare a termine una gravidanza per le pazienti con insufficienza renale terminale in trattamento dialitico rappresenta un’impresa, un evento eccezionale; pochi sono tuttavia i dati pubblicati sul confronto dei tassi di gravidanza nelle donne in dialisi, in quelle trapiantate e nella popolazione generale. Giorgina Barbara Piccoli e colleghi del gruppo di studio italiano ‘rene e gravidanza’ hanno dunque deciso di valutare l’incidenza dei nati vivi da madri dializzate, confrontandola con quella dei nati da madri sottoposte a trapianto di rene e con quella della popolazione generale.
 
L’indagine è stata condotta esaminando tutti dati relativi ai centri dialisi pubblici italiani nel periodo 2000-2012 (interviste telefoniche) e i registri italiani di dialisi e trapianto. Nel periodo in studio, 23 donne in dialisi (tre delle quali in dialisi peritoneale) hanno portato a termine con successo una gravidanza (una delle quali gemellare); tre bambini (compreso uno dei due gemelli) sono tuttavia deceduti nei primi tre mesi di vita; 19 bambini sono nati pretermine (un terzo dei quali è nato a meno di 34 settimane); il peso alla nascita e l’età gestazionale sono risultati inferiori nei bambini nati da madri in dialisi, rispetto ai 110 bambini nati da madri sottoposte a trapianto di rene.
L’incidenza dei nati vivi è stimabile dunque intorno a 0,7-1,1 per 1000 donne dializzate di età tra i 20 e i 45 anni, contro il 5,5-8,3 per 1000 donne trapiantate nello stesso range di età; mentre l’incidenza dei nati vivi nella popolazione generale italiana è di 72,5 per 1000 donne tra i 20 e i 45 anni.
 
In conclusione avere un figlio per una donna in dialisi non è impossibile, ma la mortalità neonatale precoce è piuttosto elevata; in particolare da questo studio risulta che una donna in dialisi ha una probabilità dieci volte inferiore di avere un bambino nato vivo, rispetto ad una donna sottoposta a trapianto di rene, che a sua volta ha una probabilità di avere un figlio nato vivo 10 volte inferiore rispetto alla popolazione generale. “La gravidanza in dialisi – commenta il professor Carmine Zoccali, direttore della rivista Nephrology Dialysis Transplantation – è possibile ma comporta rischi elevati per il neonato; le donne in terapia dialitica che vogliano avere una gravidanza dovrebbero dunque essere ben informate dei rischi; se sono giovani e in lista per il trapianto, potrebbe valere inoltre la pena posporre la gravidanza a dopo il trapianto, quando la funzione renale si sia stabilizzata e risulti adeguata”.
 
Maria Rita Montebelli

05 agosto 2014
© Riproduzione riservata

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