Imprese del farmaco. Produzione “in conto terzi” cresciuta del 120% dal 2005 al 2013
I dati da un’indagine di Farmindustria sulle aziende del Gruppo Produttori Conto Terzi. “n comparto giovane con 6.000 addetti, un fatturato di 1,2 miliardi e un export di 850 milioni (71% del totale). Terruzzi: “L’Italia può diventare l’hub farmaceutico d’Europa”.
12 LUG - All’interno dell’industria farmaceutica italiana si è affermata nel tempo la produzione “in conto terzi” che affida a imprese esterne l’esecuzione di alcune attività come la produzione e il controllo dei medicinali. “Con vantaggi in termini di struttura dei costi e di competitività internazionale sul prodotto finito. E con standard altissimi, grazie anche a risorse umane qualificate e specializzate”. Un comparto “giovane” con 6.000 addetti, un fatturato di 1,2 miliardi e un export di 850 milioni (71% del totale). Valori cresciuti continuamente negli anni. Basti pensare che dal 2005 al 2013 fatturato e occupazione sono aumentati del 120%.
A presenteare i dati è stata Farmindustria che ha effettuato un’indagine sulle aziende del Gruppo Produttori Conto Terzi da cui emerge che la quota di laureati e diplomati è del 67,2% e che la maggior parte di addetti si concentra nelle attività di produzione (55,6%). Nel 2013 le imprese hanno investito in produzione, Ricerca e attività innovative circa 73 milioni di euro (41% in R&S).
È una realtà dinamica e in sviluppo per addetti, fatturato e investimenti, destinati anche a Salute, Sicurezza e Ambiente (11,4 milioni per anno).
In Campania (l’indagine è stata presentata a Napoli), le imprese del farmaco rappresentano un settore importante per il territorio con 900 addetti diretti, 4.000 nell’indotto, investimenti di grandi imprese a capitale estero e di piccole e medie imprese a capitale italiano.
A Napoli, in particolare, l’export dell’industria farmaceutica ha raggiunto i 717 milioni, pari al 14,5% del totale manifatturiero e al 35,7% del totale hi tech. Export che nel primo trimestre del 2014 ha fatto registrare +14% rispetto allo stesso periodo del 2013.
“Numeri importanti – afferma
Roberto Teruzzi, Presidente del Gruppo Produttori Conto Terzi di Farmindustria – che descrivono una realtà giovane in piena evoluzione, che continuerà a crescere in Italia. Produzione italiana al passo con i tempi e molto apprezzata all’estero anche grazie alla fiducia legata alla qualità delle risorse umane e dei prodotti e a un sistema di controllo affidabile e sicuro. Secondo uno studio Frost & Sullivan, il mercato del contract manufacturing in Europa, pari a 10 miliardi di dollari nel 2011, si svilupperà a ritmi molto rapidi con una proiezione per il 2018 di oltre 21 miliardi”. “L’Italia - aggiunge - può quindi avere un ruolo di primo piano. E in prospettiva la Campania - grazie alla sua forte tradizione farmaceutica, a una serie di competenze e agli investimenti delle aziende - ha tutte le carte in regola per sviluppare, mantenere eccellenze e diventare una realtà di riferimento. Puntando, ad esempio, sul Conto Terzi”.
“Oggi l’industria, come ha affermato il Presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, può essere considerata ormai una nuova specializzazione del made in Italy. E l’Italia può diventare l’hub farmaceutico d’Europa. Con l’inizio del semestre di presidenza italiano in Europa – conclude Teruzzi – si prospetta un’ottima occasione per dimostrare quanto vale l’Italia e quanto valgono le industrie. Le imprese del farmaco nel loro complesso consapevoli della loro eccellenza a livello internazionale, sono pronte a raccogliere la sfida”.
12 luglio 2014
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