Farmaci biotech. Farmindustria: “Nuove possibilità di cura e un’opportunità per il Paese”
Per illustrare le potenzialità del settore, Farmindustria ha promosso oggi un incontro a Cagliari nell’ambito del tour italiano organizzato per diffondere tra i cittadini informazioni sull’industria del farmaco. I farmaci biotecnologici sono oggi il 20% di quelli in commercio e il 50% di quelli in sviluppo.
11 GIU - Un evento per parlare di un futuro già presente: le biotecnologie. Realtà che in Sardegna può contare su 7 aziende dedicate e su un Parco scientifico all’avanguardia. A promuoverlo è stata oggi Farmindustria, nell’ambito del tour promosso per far conoscere agli italiani le potenzialità e l’importanza dell’attività svolta dall’industria farmaceutica.
I farmaci biotecnologici sono oggi il 20% di quelli in commercio e il 50% di quelli in sviluppo. In molti casi rappresentano l’unica possibilità di trattamento per patologie rilevanti e diffuse come anemia, fibrosi cistica e alcune forme di tumore. E sono tra le principali risposte alle malattie rare, perlopiù di origine genetica.
“Dal 1951 ricerca, nuovi farmaci, corretti stili di vita e progressi della medicina hanno contribuito ad aumentare l’aspettativa di vita di 3 mesi ogni anno. Sei ore al giorno, quindici secondi al minuto”, ricorda Farmindustria.
“Il nostro Paese – ha spiegato
Eugenio Aringhieri, Presidente del Gruppo Biotecnologie di Farmindustria – ricopre un ruolo da protagonista nel biotech, con 176 imprese, 110 farmaci disponibili, 403 prodotti in sviluppo, 4.658 addetti altamente specializzati e oltre 1 miliardo di investimenti annui in R&S. Si tratta di un territorio dinamico, nel quale possono racchiudersi le chiavi giuste per aprire nuove prospettive di crescita in ambito sociale, economico, sanitario. È quindi opportuno incentivare i giovani ad avvicinarsi a un mondo ormai sempre più presente nella vita quotidiana e, in molti casi, speranza principale di terapie innovative per soluzioni a domande aperte di salute. L’industria farmaceutica, le start-up e i numerosi poli scientifici hanno saputo creare insieme un network pubblico-privato in grado di competere a livello internazionale. Un’eccellenza che rappresenta una concreta risorsa per il Paese e che deve essere messa in condizione di crescere.”
L’evento arriva a Cagliari dopo aver toccato nei mesi scorsi Reggio Emilia, Bari, L’Aquila e Siena. Il convegno è stato moderato da
Anthony Muroni, Direttore Responsabile Unione Sarda, e hanno partecipato
Pierpaolo Vargiu, Presidente Commissione Affari Sociali, Camera dei Deputati;
Luigi Minerba, Assessore alle Politiche Sociali e Salute;
Alberto Scanu, Presidente Confindustria Sardegna;
Filippo Maria Pirisi, Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente, Università degli Studi di Cagliari;
Sebastiano Banni, Dipartimento Scienze Biomediche, Università degli Studi Cagliari,
Gaetano Di Chiara, Comitato di Gestione, Sardegna Ricerche ed
Eugenio Aringhieri, Presidente Gruppo Biotecnologie Farmindustria.
11 giugno 2014
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