Adrenalina. Ema avvia una rivalutazione degli autoiniettori
La rivalutazione parte dalla segnalazione dell’Agenzia dei Medicinali del Regno Unito, che ha posto dubbi sulla capacità di assorbimento in tutti i pazienti dell’adrenalina iniettata nel muscolo. Tali capacità, secondo l’Agenzia del Regno Unito, dipende da fattori come la profondità dello strato cutaneo e non è quindi uguale per tutti.
06 MAG - L’Agenzia Europea dei Medicinali ha iniziato una rivalutazione degli autoiniettori di adrenalina che sono usati come trattamento di primo soccorso dell’anafilassi (reazioni allergiche severe), prima della chiamata per l’assistenza medica di emergenza.
“Questa rivalutazione – spiega una nota dell’Ema - è stata richiesta dall’Agenzia dei Medicinali del Regno Unito, MHRA, a seguito di una rivalutazione nazionale di tutti i prodotti autoiniettori di adrenalina approvati nel Regno Unito. Sebbene le informazioni del prodotto degli autoiniettori di adrenalina riportino che i dispositivi rilasciano adrenalina nel muscolo, la rivalutazione del Regno Unito ha concluso che non ci sono robuste evidenze che questo si verifichi per tutti i pazienti. A seconda di fattori individuali come la profondità dello strato cutaneo fino al muscolo, l’adrenalina può invece essere iniettata sotto la cute (e non nel muscolo), e ciò può risultare in un differente profilo di assorbimento (distribuzione del medicinale nel corpo)”.
L’Agenzia Europea dei Medicinali rivaluterà adesso i dati disponibili sul rilascio di adrenalina dagli autoiniettori e se le informazioni del prodotto contengano chiare e dettagliate istruzioni per un uso appropriato, e rilascerà un’opinione sull’autorizzazione di questi medicinali nell’unione Europea (EU).
L’Ema ribadisce però che “è importante che i pazienti continuino a portare con se un autoiniettore di adrenalina con cui hanno familiarità, in modo che lo possano utilizzare con sicurezza in caso di emergenza, se necessario. I pazienti che soffrono di una reazione anafilattica devono usare il loro iniettore come prescritto e cercare subito assistenza medica di emergenza”.
06 maggio 2014
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