Rinoplastica. Il naso è rifatto ma è sempre più "naturale". Quarto corso internazionale a Bergamo con interventi in diretta
di Viola Rita
Fino a domani, il Fourth Bergamo Open Rhinoplasty Course fa il punto e presenta le novità delle tecniche di rinoplastica. L’obiettivo è un naso sempre più proporzionato e perfettamente funzionante. Organizzato da Enrico Robotti, il programma vede il supporto dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII
14 MAR - Esteticamente naturale e funzionante alla perfezione: queste sono le due caratteristiche fondamentali che deve possedere il naso sottoposto alla rinoplastica. Se ne discute, fino a domani, durante il
Fourth Bergamo Open Rhinoplasty Course, il corso a cadenza biennale, giunto quest’anno alla quarta edizione, che è ospitato dalla città di Bergamo e in particolare dall’Ospedale Papa Giovanni XXIII.
Infatti, “gli interventi saranno trasmessi in diretta e in alta definizione, dalle sale operatorie dell’ospedale, per dotazione e tecnologia sicuramente ai primi posti sul piano internazionale”, ha sottolineato
Enrico Robotti, organizzatore dell’evento, direttore del Reparto di Chirurgia Plastica dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII e past president della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica (SICPRE).
Il corso, inoltre, prevede la partecipazione di esperti della materia a livello internazionale, come l’americano Roland Gruber, il tedesco Wolfang Gubisch e il francesce Gilbert Aiach.
“Quest’anno abbiamo più di 300 iscritti provenienti da 46 Paesi del mondo”, ha proseguito Robotti. “In chirurgia plastica, l’intervento sul naso è uno dei più difficili e sofisticati e pertanto la necessità di acquisire una formazione specifica e di altissimo livello è particolarmente sentita. Il concetto chiave del corso è quello di rinoplastica ‘strutturale’, cioè di rinoplastica volta all’ottimizzazione del supporto osteocartilagineo e della stabilità a lungo termine. Questo approccio permette di raggiungere un risultato ineccepibile da un punto di vista sia funzionale, sia estetico e costituisce l’ideale incontro tra sofisticata chirurgia ricostruttiva e chirurgia di ‘finesse’ cosmetica”.
Molte cose sono cambiate rispetto ai nasi operati 20 anni fa, sottolineano gli esperti, che spesso presentavano il dorso troppo scavato e la punta “pinzata”, cioè troppo stretta, due caratteristiche spesso all’origine di una cattiva respirazione. “Il naso che si punta a realizzare oggi
ha il dorso e le ali laterali, sulla punta, ben rappresentate. E, anche se è esattamente il naso di molti volti noti del cinema e della moda (per intenderci è quello di Natalie Portman, Keira Knightley e Jessica Alba) non è espressione di una moda ma di un’attenzione sempre maggiore alla naturalezza e funzionalità del risultato”, conclude Robotti.
Il programma intensivo di formazione e aggiornamento, che si svolge dal 13 al 15 marzo nel Centro Congressi, si basa sul modello dei congressi americani e britannici: i lavori iniziano a un orario compreso tra le 6.45 e le 7.30. E proseguono anche a sera inoltrata (il 13, dalle 21 alle 23) con proiezione di dvd di interventi, presso la Sala Stucchi.
Viola Rita
14 marzo 2014
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