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Invecchiamento. Il 40% delle italiane teme le rughe, ma il 60% non ricorrerebbe al bisturi


È quanto emerso da un’indagine commissionata ad Astraricerche da Johnson&Johnson. I segni del tempo più temuti sono occhi a zampe di gallina e labbra a codice a barre. Ma ai rimedi miracolosi, la nuova generazione preferisce una costante cura di sé guardando con serenità al tempo che passa.

02 DIC - Stop alle cure selvagge e ai rimedi miracolosi last-minute, per le italiane la parola d’ordine contro le rughe è prevenzione. A rivelare questo ritratto inedito delle italiane allo specchio è la ricerca “Le donne italiane e le rughe” realizzata da Johnson&Johnson con Astraricerche e presentata in occasione del Simposio “Rughe: arte e innovazione” nell’ambito del 52° Congresso Nazionale Adoi. “Circa il 30% delle italiane comincia a prendersi cura della pelle tra i 20 e 29 anni, anche se per circa 1 donna su 4 la prima ruga compare intorno ai 30 anni – ha spiegato Enrico Finzi, Presidente AstraRicerche - Attenzione al sole (60%), alimentazione (45%) e uso costante di una crema antirughe specifica (35%) sono le carte vincenti. Davanti allo specchio nessuna illusione: quando la prima ruga fa la sua comparsa le donne scattano all’attacco, ma senza esagerare. Il 60% delle intervistate ha dichiarato di accettare le rughe, pur cercando di rimandarle e ridurle. Non mancano, ai poli opposti, le pacifiste (25,2%), che convivono serenamente con i segni di esperienza e maturità e che superano nettamente le agguerrite (8,6%), che combattono le rughe con tutti mezzi possibili. Informate e attente, la ricerca rivela che sono tante (26,8%) le donne che si dimostrano brave a sfruttare i vantaggi dell’uso combinato dei tanti rimedi disponibili”.

“Un’evoluzione, quella delle donne e del loro rapporto con le rughe e la bellezza che trova conferma e rappresentazione nell’arte – ha commentato lo storico dell’arte Stefano Zuffi, intervenuto al simposio – Nel corso dei secoli le rughe sono state considerate un tratto distintivo di uomini di grande saggezza, come il filosofo Seneca, mentre i personaggi femminili sono storicamente rappresentati con un aspetto luminoso, florido e levigato. Nei secoli, le muse dei grandi artisti sono state per lo più ragazze in tenera età, dalle forme abbondanti e dalla pelle diafana. Rispetto alle donne protagoniste della storia dell’arte, i canoni della bellezza femminile sono profondamente cambiati così come è cambiato il ruolo sociale e lo stile di vita della donna”.

Gli esperti hanno fatto il punto sui progressi raggiunti nell’utilizzo cosmetico del retinolo. Negli ultimi anni l’interesse scientifico si è concentrato sulle proprietà della Vitamina A o retinolo, in grado di rallentare l’invecchiamento cellulare e di contrastare il fotodanneggiamento. “Anni di ricerca scientifica hanno portato oggi alla messa a punto di formulazioni al retinolo sempre più efficaci e tollerabili – ha spiegato Enzo Berardesca, Direttore Dermatologia Ospedale San Gallicano Roma –Tra le novità la formula al retinolo ‘attivo’, che combina la molecola di retinolo con il DMC (5,7%-diidrossi-metil-cromone), un nuovo ingrediente derivato del cromone, che potenzia l’attività dei retinoidi. A questi due ingredienti si aggiungono frammenti a basso peso molecolare di Acido Ialuronico (LMW-HA) che potenzia l’efficacia clinica antirughe. La formulazione ha inoltre un rilascio di retinolo ‘controllato’, grazie alla presenza di emollienti con una polarità specifica che riducono e controllano la velocità con cui il retinolo viene rilasciato e distribuito sulla pelle e ne regolano il potenziale irritativo”.
La combinazione di retinolo cromone e acido ialuronico ha dimostrato un’efficacia antirughe pari a una formulazione contenente una doppia quantità di retinolo, con una riduzione del 42% del potenziale irritativo del retinolo. I risultati di un recente studio clinico hanno inoltre evidenziato che le formulazioni RoC ( Retin-Ox Correxion) stimolano la proliferazione cellulare e la sintesi di collagene ed elastina. Lo studio clinico dimostra il miglioramento delle “zampe di gallina” del 18%, della levigatezza del 24% e della luminosità del 21% dopo soli 7 giorni di uso giornaliero della crema. Dopo 4 settimane la riduzione delle rughe complessive del volto (rughe a zampa di gallina, sotto gli occhi, rughe della fronte, delle guance e naso-labiali) arriva al 12%, aumentando al 16,8% all’8° settimana di uso, fino al 31,6% dopo 12 settimane.
 
“Il mercato degli anti età è destinato sempre più a guidare la crescita della dermocosmesi nel futuro – ha concluso Gaetano Colabucci, Amministratore delegato Johnson & Johnson Italia - Non si è mai disposti a rinunciare alla bellezza e anche nell’attuale momento di crisi le abitudini di acquisto delle italiane in questo segmento di mercato sono sostanzialmente invariate, come dimostrato dal Rapporto Istat 2013 sul valore dell’industria cosmetica in Italia. Diventa quindi requisito ancor più importante per gli attori principali del mercato cosmetico-farmaceutico - come Johnson&Johnson - sviluppare nuove tecnologie per la cura della pelle all’insegna dei più elevati standard di tollerabilità, sicurezza e qualità delle formulazioni”.
 
I dati della ricerca “Le donne italiane e le rughe”
Commissionata ad Astraricerche da Johnson&Johnson nel giugno 2013 e realizzata tra il 20 e il 26 giugno 2013 tramite 803 interviste online somministrate con il metodo C.A.W.I. (computer aided web interviewing) a un campione di donne 25-60enni – il 24% tra i 25 e i 34 anni, il 31% tra i 35 e i 44 anni e il 45% tra i 45 e i 60 anni. La ricerca ha indagato il rapporto delle italiane con le rughe e i rimedi adottati per contrastare i segni del tempo.

La comparsa
Per il 23,7% del campione intervistato la prima ruga compare tra i 30 e i 35 anni, segue il 17,1% che rileva la prima ruga tra i 36 e i 40 anni, mentre per il 12,9% delle intervistate la prima ruga fa la sua comparsa tra i 41 e i 45 anni. L’83% delle italiane intervistate ammette di avere le rughe. Quasi 4 donne su 10 (38,8%) scoprono la loro prima ruga intorno agli occhi, mentre per il 35,7% delle italiane le prime rughe compaiono sulla fronte. Occhi (46,6%), bocca – rughe tipo codice a barre - (42,4%) e collo (38,9%) sono per le italiane i punti dove le rughe sono associate all’invecchiamento. Solo il 14% delle donne associa l’invecchiamento alle rughe sulla fronte.

L’impatto e le sensazioni suscitate
Il 33,6% delle italiane intervistate reagisce in modo negativo alle rughe, ma il 27,2% ha espresso un favore positivo verso i segni del tempo. In particolare, le italiane più positive verso le rughe sono residenti nel Triveneto, dove il 38% delle intervistate ha espresso un parere positivo verso i solchi tracciati dal tempo. A fronte di un 28,5% rassegnato e di un 25,2% triste e incupito, quasi 3 italiane su 10 (26,6%) vivono le rughe con un senso di esperienza e maturità e godono di ogni età della vita (24,2%). Non mancano però sentimenti negativi come ansia e preoccupazione che sono vissute dal 20,4% delle intervistate o rifuto e rigetto, provati dal 12,7%.
Il 60,1% delle intervistate ha dichiarato di accettare le rughe, pur cercando di rimandarle e ridurle. Per il 25,2% le rughe sono la normale manifestazione del passare del tempo con cui convivere serenamente, mentre l’8,6% vuole assolutamente eliminarle e le combatte con tutti i mezzi possibili.
 
La gestione
Il 29,8% delle intervistate ha cominciato a prestare attenzione alla propria pelle tra i 20 e i 29 anni, mentre il 28,8% comincia ad affrontare le rughe tra i 30 e i 35 anni. Tra gli accorgimenti per prevenire le rughe, il 60,5% del campione ha dichiarato di prestare attenzione all’esposizione al sole, il 60,4% utilizza una crema idratante, il 45,4% cura molto l’alimentazione e il 34,6% utilizza una crema antirughe specifica. Solo il 13,1% ha dichiarato di prevenire le rughe con trattamenti dall’estetista. Solo 2 donne su 10 (17,5%) non fanno nulla per prevenire la comparsa delle rughe. Tra gli strumenti ritenuti più efficaci contro le rughe, il 26,2% del campione si affida alla crema e il 26,8% delle intervistate si rivela a favore dell’uso combinato di tutti i rimedi disponibili, anche se ritiene che dopo filler o botulino si deve mantenere il risultato con una crema, mentre il 19,2% ritiene che solo l’intervento del chirurgo possa essere veramente risolutivo.
Le creme antirughe funzionano? Le italiane si dividono tra il 56,6% che ritiene che non ci sia nulla di veramente efficace contro le rughe, il 58,9% che ritiene che le creme sono efficaci solo se utilizzate non appena le rughe compaiono e il 56% che ritiene che le creme antirughe funzionino, ma che i risultati non sono immediati.
Tra gli ingredienti più conosciuti e ritenuti più efficaci contro le rughe i protagonisti sono l’acido ialuronico, conosciuto dal 74,9% delle intervistate e il retinolo, conosciuto dal 58,6% del campione. 

02 dicembre 2013
© Riproduzione riservata

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