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Dolore cronico. Impiantato a Varese il primo stimolatore di midollo spinale ricaricabile in Italia


Il dispositivo impiantato da Alessandro Dario dell’ospedale varesino di Circolo e Fondazione Macchi è un generatore di impulsi di piccolissime dimensioni che viene posizionato circa 2 cm sotto la superficie cutanea. Stimola elettricamente particolari fibre del midollo spinale creando un formicolio che modifica la sensazione di dolore.

17 LUG - “Siamo molto contenti di avere potuto offrire a un paziente sofferente da anni di un dolore cronico invalidante una terapia innovativa che, grazie alla stabilità della stimolazione nel punto del midollo opportunamente selezionato o dei nervi periferici, ha permesso di trattare un’area estesa difficilmente trattabile”. Così Alessandro Dario, dirigente della U.S. di Neurochirurgia Funzionale dell’ospedale varesino di Circolo e Fondazione Macchi ha commentato il primo impianto di uno Stimolatore di Midollo Spinale che è in grado di erogare una terapia stabile nel tempo e con copertura elevata per combattere un dolore cronico invalidante e perdurante da alcuni anni. Il paziente è un abitante del varesino, e i risultati dell’impianto effettuato sembrano essere decisamente incoraggianti: potrebbero offrire un miglioramento della qualità di vita per moltissimi pazienti affetti da dolore cronico invalidante.
 
La tecnologia adottata per la prima volta presso l’ospedale varesino è un neurostimolatore ricaricabile - Precision Spectra di Boston Scientific - per la stimolazione midollare (in inglese SCS o Spinal Cord Stimulation); si basa sull’impianto nel paziente di un piccolo dispositivo che consente la stimolazione elettrica di particolari fibre del midollo spinale attraverso sottili cateteri a copertura estesa. Questo crea una sensazione di formicolio - detta parestesia - che modifica la percezione del dolore. “Siamo particolarmente orgogliosi che il primo impianto di questo dispositivo innovativo in Italia sia stato effettuato proprio presso il nostro Ospedale, a conferma che questa struttura è uno dei centri di eccellenza più avanzati del territorio. Diamo atto all’impegno dell’Amministrazione Ospedaliera che ci ha consentito di disporre in tempi rapidi di questi nuovi dispositivi, permettendoci di assicurare una maggior qualità di vita a un nostro paziente”, ha commentato ancora Dario.
Il dolore cronico è infatti un dolore continuo, di durata superiore ai 6 mesi e che può insorgere anche senza cause evidenti, fortemente invalidante. Si localizza in qualsiasi parte del corpo ed è una delle condizioni più comuni per cui le persone richiedono cure mediche. Per inquadrare correttamente l’intervento e sottolinearne la rilevanza scientifica e terapeutica basti pensare che il dolore cronico colpisce in Italia 16 milioni di persone, causa ogni anno la perdita di oltre tre milioni di ore lavorative e comporta, per il Sistema Sanitario nazionale, una spesa annua superiore a 18 miliardi di Euro. Tra le tipologie più ricorrenti ci sono dolori alla schiena, cefalee, artrite, dolore oncologico o neuropatico (di quest’ultimo, causato da problemi al sistema nervoso, soffrono in Italia circa 1,6 milioni di persone).
 
Il dispositivo impiantato da Alessandro Dario è un generatore di impulsi di piccolissime dimensioni, dotato di cavi molto sottili chiamati elettrocateteri. Il generatore viene posizionato circa 2 cm sotto la superficie cutanea (solitamente nell’addome, nella parte superiore dei glutei o sotto la clavicola) mentre gli elettrocateteri vengono collocati nello spazio epidurale. Il Sistema Precision Spectra impiantato a Varese è il primo e unico sistema a disporre di 32 “contatti” (piccoli elettrodi cilindrici), che raggiungono diverse aree midollari e individuano con estrema precisione i punti esatti da stimolare. Grazie all’esclusiva tecnologia del dispositivo di Boston Scientific è possibile mantenere una stimolazione terapeutica stabile e costante nel tempo. Inoltre, avere a disposizione 32 canali, suddivisi in 2 o più cateteri, consente di coprire un’area midollare più vasta e permette di riadattare- qualora necessario- il campo di stimolazione (in inglese CPS o central point of stimulation) senza ulteriori interventi chirurgici. Oltre a queste straordinarie prestazioni, il dispositivo di stimolazione midollare Precision Spectra ha come punto di forza l’uso di batterie ricaricabili. Il sistema è dotato cioè di un piccolo caricabatterie senza fili e di un telecomando che viene consegnato al paziente dopo l’intervento. Per caricare la batteria del dispositivo impiantato è sufficiente appoggiare il caricabatterie sopra la cute, in corrispondenza del generatore, mentre con il telecomando il paziente può adattare l’intensità degli impulsi all’intensità e durata del proprio dolore. Con questo dispositivo la batteria (prodotta direttamente da Boston Scientific con tecnologia Zero Volt) può essere ricaricata continuamente, evitando così la sostituzione del dispositivo ogni 2-5 anni, con i relativi rischi e costi. Questo particolare limite delle tecnologie tradizionali ha infatti “frenato” non poco lo sviluppo della stimolazione midollare, oggi ritenuta invece una delle innovazioni terapeutiche di più ampie prospettive per affrontare il dolore cronico. Non trascurabili dunque, oltre ai benefici terapeutici, anche i vantaggi economici. Se si pensa alle sostituzioni per esaurimento della batteria che si è in grado di evitare, è facile immaginare come i dispositivi ricaricabili risultino vantaggiosi rispetto a quelli non ricaricabili.

17 luglio 2013
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