Bollini Rosa. Per la prima volta nell’iniziativa O.N.Da. un focus sulla sclerosi multipla
Essendo una malattia che interessa prevalentemente le donne ha bisogno di percorsi di diagnosi, terapie e follow up altamente specializzati anche nelle patologie femminili. Per questo la sclerosi multipla è stata inserita nel progetto O.N.Da. il cui scopo è aiutare le pazienti a scegliere bene il luogo di cura.
15 MAG - Un focus sulla sclerosi multipla sarà presente per la prima volta all’interno del Programma Bollini Rosa, promosso dall’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N. Da.) e giunto alla sua quinta edizione. Ideato con l’obiettivo di individuare, collegare e premiare gli ospedali italiani attenti alla salute della donna, ovvero quelle strutture che offrono servizi dedicati alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura delle principali patologie femminili, il Programma si pone l’obiettivo di aiutare la donna a compiere una scelta consapevole del luogo di cura in cui poter ricevere un’assistenza mirata, efficiente e di qualità. Mediante la Guida Nazionale Bollini Rosa distribuita nelle farmacie, una linea telefonica dedicata e il sito www.bollinirosa.it, le utenti possono individuare, all’interno del network degli ospedali premiati, la struttura più vicina a loro e interagire in modo attivo lasciando sul sito un commento e leggendo le opinioni pubblicate. Il focus è stato reso possibile grazie al contributo incondizionato di Biogen Idec.
La sclerosi multipla è infatti una malattia che interessa prevalentemente il mondo femminile (rapporto 2:1 rispetto agli uomini) e necessita di percorsi di diagnosi, terapie e follow up altamente specializzati in particolare proprio per l’“utenza rosa”, che ha esigenze specifiche come quelle connesse alla fertilità, alla gravidanza e alla menopausa. Ha un decorso cronico altamente invalidante e richiede una gestione integrata multidisciplinare che prevede il coinvolgimento di numerose figure professionali (dal neurologo, al fisioterapista, al logopedista, allo psicologo ecc.) che aiutino la paziente a contrastare le problematiche incontrate nel percorso della sua malattia (sia quelle psicologiche che quelle sociali) e i numerosi sintomi a essa legati.
Solo in Italia sono oltre 43mila le donne che ne sono affette: quando la sclerosi multipla entra nella vita di una donna investe la sua sfera personale ma anche quella della vita di coppia; interferisce con il suo essere mamma e con la gestione della famiglia; l’accompagna ogni giorno al lavoro e in tutte le dimensioni della sua vita quotidiana. La variabilità dei sintomi, l’imprevedibilità del decorso, il dover affrontare terapie croniche e le continue modifiche funzionali costringono ogni donna, superato l’impatto con la diagnosi, a reinventarsi in ogni ruolo - adolescente, giovane donna, moglie, figlia, madre, lavoratrice - e a ricostruire costantemente la propria identità femminile. “La sclerosi multipla fa il suo esordio generalmente fra i 20 e i 30 anni, un’età in cui si è nel pieno della progettualità. Fino a pochi anni fa alle donne cui era stata diagnosticata la malattia si sconsigliava di avere figli, in quanto si riteneva che la gravidanza potesse accelerare il decorso della malattia. Oggi, con l’evoluzione delle terapie che aiutano a rallentare il decorso della malattia e la possibilità di scegliere tra diverse opzioni la soluzione più appropriata per ogni singolo caso, si può invece riuscire a condurre una vita quanto più possibile normale”, ha spiegato
Giuseppe Banfi, Amministratore Delegato di Biogen Idec Italia. Biogen Idec ha investito da sempre in tal senso: la nostra ricerca ci assicura la pipeline più corposa del settore, che con tre farmaci già in commercio e tre nuovi lanci attesi nei prossimi tre anni ci pone come l’unica azienda oggi in grado di offrire molteplici opzioni terapeutiche per il trattamento della malattia.”
“Il progetto ‘Bollini Rosa-sclerosi multipla’ sostenuto da Biogen Idec, conferma ancora una volta il nostro impegno ad ampio spettro nella lotta a questa malattia, che prevale proprio nell’universo femminile: da qui la nostra volontà di sottolineare l’importanza di offrire servizi precisi alle donne con SM e attivare con loro un canale diretto per capire e monitorare al meglio le loro esigenze e le loro necessità”, ha concluso Banfi. “Aver incluso la sclerosi multipla nel programma rappresenta un importante punto di partenza per favorire la crescita del concetto di ‘medicina di genere’ come fattore di qualità nell’erogazione delle cure all’interno degli ospedali”.
15 maggio 2013
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Scienza e Farmaci