Anziani. Il disagio psicologico rende più vulnerabili al “contagio emotivo”
Nella tarda età la vulnerabilità alle emozioni altrui – definita “contagio emotivo” – tocca maggiormente coloro che vivono una forma di disagio psicologico, come un lutto o un dissidio con una persona cara. E la vulnerabilità varia da individuo a individuo, come i tratti della personalità. Tutto questo emerge da uno studio canadese pubblicato da PLOS Mental Health.
12 NOV - Gli anziani che soffrono di disagio psicologico sono più vulnerabili al ‘contagio emotivo’, che li porta a somatizzare emozioni di persone fisicamente vicine. È quanto emerge da uno studio pubblicato da PLOS Mental Health e condotto da un team dell’Università di Montreal (Canada), guidato da
Pierrich Plusquellec.
Obiettivo del lavoro era quello di comprendere meglio i fattori che influenzano la resilienza tra gli anziani per aiutare a prevenire il disagio psicologico, che può avere gravi effetti sulla salute generale, tra cui aumento del rischio di malattie cardiovascolari, declino cognitivo e morte prematura.
Lo studioI ricercatori hanno preso in esame 170 adulti di età media pari a 76,1 anni, che vivevano in case di riposo in Canada e che stavano affrontando una fase di grande difficoltà emotiva, come un lutto o un conflitto con una persona cara.
I partecipanti sono stati divisi in tre gruppi in base al livello di disagio psicologico: il 45% rientrava nel profilo “ansioso”, con sintomi clinici o subclinici di sola ansia, mentre circa il 20% è stato inquadrato nel profilo di “depressione ansiosa”, con sintomi clinici o subclinici sia di ansia che di depressione. Il terzo gruppo, infine, era composto da individui senza sintomi significativi di ansia o depressione ed è stato inquadrato nel profilo “no-distress”
Le evidenzeAnalizzando i livelli di disagio psicologico in relazione a fattori quali sesso, età, reddito, situazione abitativa, soddisfazione per la propria rete sociale e il proprio modo di affrontare le avversità, i ricercatori hanno evidenziato che gli anziani più vulnerabili al contagio emotivo avevano da 8,5 a 10 volte maggiori probabilità di presentare sintomi di ansia o depressione ansiosa rispetto a quelli meno vulnerabili. E questo indipendentemente da altri fattori, come il supporto sociale o le strategie di coping messe in atto per superare il disagio. Lo studio ha evidenziato anche che la vulnerabilità al contagio emotivo varia da persona a persona, come i tratti della personalità.
“Una persona vulnerabile al contagio emotivo è particolarmente sensibile alle emozioni degli altri. Il contagio emotivo svolge un ruolo essenziale in una società, poiché è la base dell’empatia”, conclude Pierrich Plusquellec.
Fonte: PLoS Mental Health 2024
12 novembre 2024
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