Con il supporto dello Scientific Advisory Group for the Origins of Novel Pathogens (Sago), l’Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato un framework globale per aiutare gli Stati membri a indagare in modo completo le origini di patogeni nuovi e riemergenti.
Sebbene siano disponibili numerosi strumenti per indagare sulle epidemie di malattie infettive, spiega l’Oms in una nota, questo è il primo approccio unificato e strutturato per indagare sulle origini di un nuovo patogeno. Questo framework mira a colmare questa lacuna fornendo un set completo di indagini e studi scientifici. È la prima versione di una guida su “come fare” che verrà aggiornata quando e se necessario, in base al feedback degli utenti.
“Capire quando, dove, come e perché iniziano epidemie e pandemie è sia un imperativo scientifico, per prevenire future epidemie, sia un imperativo morale per il bene di coloro che perdono la vita a causa loro – ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms – questo quadro fornisce per la prima volta una guida completa sugli studi necessari per indagare sulle origini dei patogeni emergenti e riemergenti. Se fosse stato in atto quando è scoppiato il Covid-19, la ricerca per comprenderne le origini avrebbe potuto essere meno controversa e più efficace. L’Oms continua a chiedere alla Cina di condividere tutte le informazioni in suo possesso sulle origini del Covid-19, in modo che tutte le ipotesi possano essere esaminate”.
Indagini tempestive sui primi casi/cluster/focolai identificati per identificare potenziali fonti di esposizione, raccolta di campioni alla fonte, definizione delle caratteristiche del nuovo patogeno coinvolto per l’istituzione di test diagnostici.
Studi sull’uomo: per comprendere l’epidemiologia, inclusa la presentazione clinica, le modalità di trasmissione, la patologia e la presenza precoce nei campioni di sorveglianza sindromica.
Studi sull’interfaccia uomo/animale per identificare potenziali serbatoi animali, ospiti intermedi e zoonosi inverse. studi per identificare insetti vettori o altre fonti di infezione, nonché la presenza più precoce nell’ambiente. …
Studi di genomica e filogenetica per identificare ceppi precursori, caratteristiche genomiche, evoluzione negli ospiti intermedi e negli esseri umani e distribuzione spaziale nel tempo.
Studi di biosicurezza/bioprotezione per determinare se una violazione nelle attività di laboratorio o di ricerca potrebbe essere stata associata ai primi casi.
Indagini tempestive e complete sulle origini dei patogeni sono fondamentali per prevenire e contenere le crisi sanitarie globali, sottolinea la nota. I risultati di tali indagini forniscono la base per fermare le epidemie prima che inizino, interrompere le catene di trasmissione e ridurre il rischio di traboccamento di patogeni dagli animali agli esseri umani. Possono anche confermare o escludere la possibilità di una violazione involontaria della biosicurezza e bioprotezione di laboratorio. Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale che i paesi conducano queste indagini condividendo i risultati iniziali in modo rapido, completo e trasparente non appena i risultati sono disponibili per garantire l’attuazione di misure per mitigare l’ulteriore trasmissione e prevenire nuovi eventi di traboccamento e, infine, future pandemie.