“Con l’approvazione del rifinanziamento del Fondo per l’Alzheimer e le demenze per il periodo 2024-2026, deliberato dalla Conferenza Stato Regioni, si è portato a termine il grande lavoro dell'ex Direzione generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, con a capo Francesco Vaia. Confidiamo che il nuovo stanziamento, che prevede 4,9 milioni di euro per il 2024 e 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, sarà utilizzato anche per migliore le modalità di diagnosi precoce e sviluppare nuove terapie che possano rallentare il decadimento cognitivo”.
Così la Rete Irccs delle Neuroscienze e della Neuroriabilitazione che si dice “pronta a dare il suo contributo all’attività di ricerca sulle demenze, oltre a collaborare attivamente con le istituzioni per garantire che le innovazioni nella ricerca si traducano rapidamente in benefici concreti per i pazienti e caregiver.
“Siamo davanti a un momento importante per la sanità pubblica e la ricerca italiane – commenta il Professor Raffaele Lodi, presidente della Rete Irccs delle Neuroscienze e della Neuroriabilitazione - Il grande lavoro fatto dall'ex Direzione generale della Prevenzione sanitaria per aumentare il fondo non solo rappresenta un riconoscimento dell’importanza delle neuroscienze, ma fornisce risorse indispensabili e necessarie per affrontare le sfide che il sistema sanitario impone”.
In Italia si stimano circa un milione e 200 mila casi di demenza, di cui 700 mila affetti da malattia di Alzheimer. Con il processo di invecchiamento della popolazione queste cifre sono destinate a crescere, rendendo ancora più urgente un intervento strutturato e ben finanziato. Questo rifinanziamento è la chiara conferma che la lotta contro l’Alzheimer e le demenze devono essere una priorità nazionale, e con il giusto supporto, è possibile fare grandi passi avanti nel migliorare la qualità della vita delle persone affette da queste patologie.