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Creme solari. Pediatri Acp: nessun conflitto con Iss ma obiettivi comuni


I pediatri Acp vogliono mettere fine alle polemiche, ma confermano la bontà del loro position paper: “Continueremo su questa strada” e rispetto al messaggio ai genitori "saremo molto chiari, perché serve una comunicazione semplice, ma efficace”.

03 LUG - “Nessun conflitto con l'Iss” sulla questione dei rischi delle creme solari, “anzi piena collaborazione e ringraziamo l'Isituto per aver sollecitato un confronto su questo argomento. Precisiamo che il nostro 'position paper' riporta come fonte le dichiarazioni dell'Iss pubblicate sul proprio sito (www.epicentro.iss.it/uv/), in cui si legge 'ricordare che le creme solari non servono per stare di più al sole, ma per proteggersi quando l'esposizione è inevitabile'". Così all’Adnkronos Salute Stefania Manetti, presidente dell'Associazione culturale pediatri (Acp), spegne le polemiche dopo l'uscita di una nuova posizione dei pediatri sui rischi legati alle creme solari. Un documento che prima ha scatenato la discussione sui social e poi ha portato alla presa di distanza dell'Iss, citato nel documento.

I pediatri Acp vogliono mettere fine alle polemiche, ma confermano la bontà del paper: “Continueremo su questa strada” e rispetto al messaggio ai genitori "saremo molto chiari, perché serve una comunicazione semplice, ma efficace”. La presidente Manetti richiama inoltre la necessità di "un confronto aperto" sul tema delle creme solari, del loro uso e dei rischi, "con tutte le società scientifiche interessate", quindi pediatri e dermatologi. “Concordiamo con Iss - si legge nella risposta dell'Acp pubblicata sui social - che 'le creme solari vanno usate quando l'esposizione è inevitabile perché la loro efficacia è limitata per vari motivi' e che 'devono essere considerate come l'ultimo presidio quando tutte le altre misure preventive non vengono adottate'. Il meno possibile è da intendersi esattamente come dice Iss, 'come l'ultimo presidio, ovvero quando tutte le altre misure preventive non possono essere adottate', non certo nel minor quantitativo possibile, come è ben chiarito nel position paper”.

03 luglio 2024
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