Cannabis. Nuovo documento del Comitato Permanente dei Medici Europei (CPME) mette in guardia “politici e pubblico dai gravi problemi di salute pubblica derivanti dal suo utilizzo”
Adottando il principio fondamentale della medicina, “primo non nuocere”, i medici europei si oppongono ”a un’ulteriore legalizzazione della cannabis” e sollecitano i politici a compiere sforzi per ridurre il consumo di questa sostanza da parte dei cittadini.
24 NOV - Il Comitato Permanente dei Medici Europei (CPME) ha pubblicato un documento che mette in guardia i politici e il pubblico dai gravi problemi di salute pubblica derivanti dalla cannabis. Il report evidenzia prove di sostanziali danni alla salute legati al consumo di cannabis in tutta Europa.Adottando il principio fondamentale della medicina, “primo non nuocere”, i medici europei si oppongono ”a un’ulteriore legalizzazione della cannabis” e sollecitano i politici a compiere sforzi per ridurre il consumo di questa sostanza da parte dei cittadini.
Secondo il vicepresidente del CPME, Ray Walley, ha dichiarato: “Le prove dimostrano che la cannabis è una droga che crea dipendenza e presenta molti rischi.Questi rischi sono maggiori soprattutto per gli adolescenti.Il peso delle prove attuali indica che la legalizzazione aumenta i danni alla salute di tutta la popolazione.I medici europei incoraggiano le agenzie sanitarie pubbliche locali, nazionali ed europee a migliorare gli sforzi di sorveglianza per garantire che i dati sugli effetti sulla salute a breve e lungo termine della cannabis siano disponibili”.
La cannabis è la sostanza stupefacente più consumata in Europa, riporta il CPME.Le ultime stime dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA) indicano che circa 23 milioni di adulti hanno utilizzato cannabis nel 2022 e 1,7 milioni di persone soffrono di un disturbo da consumo di cannabis. Sempre secondo il Comitato, il consumo di cannabis comporta rischi acuti per la salute ed è in cima alla lista dei ricoveri legati alla droga nei pronto soccorso ospedalieri in Europa.Inoltre, l’uso regolare è associato a una serie di danni cronici, molti dei quali riguardano la salute mentale, come psicosi, mania, depressione e disturbi d’ansia.Il presidente del CPME, Christiaan Keijzer, sottolinea che “abbiamo bisogno di messaggi di salute pubblica più forti per garantire che le persone in Europa, soprattutto i giovani, siano pienamente consapevoli dei numerosi rischi associati al consumo di cannabis.È necessario sviluppare una risposta completa al trattamento della dipendenza per i molti europei che attualmente soffrono di un disturbo da uso di cannabis, compreso un trattamento accessibile, completo e basato sull’evidenza”.