Un infermiere sempre più consapevole, proattivo nei percorsi decisionali e fulcro della presa in carico del paziente. È l’infermiere specializzato in Sclerosi Multipla (SM). A puntare i riflettori sul tema è il progetto Reshape MS Care, promosso da Roche con il supporto di Sics; un progetto che nasce dalla volontà di porre l’attenzione sul percorso diagnostico-terapeutico e di presa in carico del paziente con SM partendo proprio dall’infermiere come figura chiave. Obiettivo dell’iniziativa è quello di favorire il confronto e la definizione di strategie condivise su tre asset fondamentali: la definizione di un percorso formativo ad hoc per l'infermiere specializzato in SM, la valorizzazione del tempo che i pazienti trascorrono in day hospital per la somministrazione delle terapie infusionali, tramite l'individuazione di strumenti utili all'identificazione dei bisogni insoddisfatti dei pazienti e, infine, l'efficientamento del day hospital stesso all'interno dei centri di sclerosi multipla. Questo grazie alla costituzione di un Gruppo di Lavoro formato da 14 infermieri di alto profilo scientifico sul tema della Sclerosi Multipla.
La figura dell’infermiere con competenze specialistiche avanzate sta assumendo un ruolo sempre più significativo nel percorso terapeutico-assistenziale di molte patologie, poiché è senza dubbio una delle figure professionali al centro della presa in carico del paziente.
“Come Roche abbiamo voluto intraprendere questo percorso insieme a Sics per poter dare agli infermieri il giusto valore e la giusta importanza all’interno del team multidisciplinare che si sta creando nei Centri di Sclerosi Multipla”, ha dichiarato Gaia Morandotti, Brand Manager Neuroscience di Roche. Il progetto Reshape MS Care si articola in tre eventi, due dei quali residenziali, durante i quali gli infermieri potranno discutere di quelli che sono i tre asset fondamentali. L’ultimo incontro si svolgerà invece in modalità webinar e avrà l’obiettivo di “stendere una consensus paper che verrà poi condivisa nei momenti di istituzionali più importanti”.
La volontà dunque, ha aggiunto Paola Tortorella, Neuroscience Medical Lead di Roche, è quella di “creare educazione su quelle che sono tutte le figure coinvolte nel percorso del paziente, nel suo Patient Journey”. Secondo Tortorella l’infermiere nel tempo ha dovuto “acquisire una serie di competenze molto più sofisticate e strutturate proprio per la gestione e il monitoraggio delle terapie”.
Nell’ambito della Sclerosi Multipla, le terapie hanno dunque modificato in modo significativo il decorso di malattia e la qualità di vita delle persone, e l’infermiere è passato dallo svolgere un ruolo meramente assistenziale ad essere una figura a cui è richiesta una conoscenza della malattia e un’appropriata gestione dei sintomi e delle terapie, soprattutto di quelle di nuova generazione. Non solo. “L’infermiere – ha concluso Tortorella - ha acquisito anche un ruolo importante di collante tra la vita del paziente e tutto ciò che gli gira intorno e per questo è importante favorirne la crescita professionale e la collaborazione con le altre figure”.
Secondo Francesco Pastore, Presidente Sism, il valore aggiunto che l’infermiere può dare nella gestione del paziente con Sclerosi Multipla è molteplice e prevede una gestione “olistica della persona con Sm” in tutto il percorso che comprende “la presa in carico, la diagnosi e il follow up”.
L’infermiere è un punto di riferimento per le persone con SM, per i loro familiari e per i caregivers. Nel contempo, egli svolge un ruolo di collegamento fra medico, paziente e famiglia, interagendo con il clinico nell’ambito di un’equipe interdisciplinare, fondamentale nella gestione di una patologia complessa come la SM.
Infatti, il modello di gestione della SM è sempre più orientato alla creazione di MS Care Unit multidisciplinari integrate, al fine di migliorare la gestione terapeutica e la qualità della vita dei pazienti con SM. In questo contesto l’infermiere del centro SM costituisce una figura chiave, dotata di competenze e formazione specifica, che gli consentono di interagire in modo efficace con il paziente e con le altre figure coinvolte nella presa in carico. “Al centro delle MS Care Unit c’è il paziente con i suoi bisogni espressi o inespressi”, ha commentato Ilaria Poirè, infermiera Case Manager Sclerosi Multipla, ma “è l’infermiere a dar voce a questi bisogni”. Immediatamente vicino c’è poi l’equipe medica composta da varie figure professionali, dal neurologo al ginecologo laddove necessario, che lavorano “in ottica di multidisciplinarietà e interscambio col fine di ottimizzare i percorsi”.