Saranno 10 le aziende, tra start-up e PMI, selezionate nell’ambito del progetto “Primary Site – dove cresce l’innovazione di PMI e start-up”, nato con l’obiettivo di rendere accessibile l’innovazione per la salute, fornendo supporto concreto per l’iter di commercializzazione di nuove tecnologie nel campo dei dispositivi medici.
Il progetto, voluto da Confindustria Dispositivi Medici, vuole infatti offrire servizi specifici e supporto tecnico nelle fasi relative all’ottenimento della marcatura CE su device di nuova generazione ed è stato presentato oggi durante l’evento “La sfida dell’open innovation per il futuro” durante l’Innovation Week @ MIND - Milano Innovation District, luogo ideale dove mettere a sistema le competenze per la creazione di un hub nazionale e punto di riferimento internazionale nelle scienze della vita, facilitando il trasferimento tecnologico e portando le attività di ricerca e innovazione del settore.
“Con questa iniziativa– ha dichiarato Massimiliano Boggetti, Presidente di Confindustria Dispositivi Medici – vogliamo sottolineare l’importanza della sinergia tra ricerca, industria e associazioni per realizzare un ecosistema a supporto dell’innovazione. Il nostro è un settore che immette sul mercato sempre nuove tecnologie che conta 297 tra PMI e startup innovative. L’immissione sul mercato di nuovi prodotti richiede però un notevole impegno economico, organizzativo e scientifico. L’ambizione del progetto è dare vita a un modello di integrazione e di cooperazione tra industria e ricerca clinica senza uguali in Europa, capace di rendere accessibile l’innovazione per la salute in tempi rapidi. Il PNRR con i suoi progetti sarà un’importante occasione per intensificare i rapporti fra pubblico e privato accelerando i percorsi di open innovation e Primary site va a rafforzare questa opportunità nelle fasi conclusive del processo di innovazione”.
Tra le candidate al progetto Primary site saranno selezionate 10 start-up e PMI che accederanno a un percorso di formazione dedicato agli aspetti dei nuovi regolamenti europei che impattano sull’immissione di un dispositivo medico sul mercato e all’accesso al credito e a meccanismi di finanziamento. Fra le 10 realtà selezionate, 5 potranno usufruire di supporto tecnico e servizi specifici nelle fasi relative all’ottenimento della marcatura CE sul device che stanno progettando a tariffe agevolate. L’ambizione, sottolinea una nota, è dare vita a un modello di integrazione e di cooperazione tra industria e ricerca clinica, capace di rendere accessibile l’innovazione per la salute in tempi rapidi. Offrire un coordinamento efficiente, in cui alti standard qualitativi nell’implementazione dei test clinici e nella preparazione del fascicolo tecnico si traduca in costi già inferiori in partenza, con un valore aggiunto di competitività determinato dalla qualifica dei partner interni ed esterni del progetto. E soprattutto creare un gruppo di aziende altamente innovative e fortemente impegnate in ricerca e sviluppo che fungano da traino per l’intero settore nell’approcciare le fonti di finanziamento con servizi e ricerca di altissima qualità.