Staminali. Balduzzi istitusce tavolo di lavoro e “board di saggi”. Presto un registro dei trattamenti
L'iniziativa per approfondire le conoscenze ed "evitare che le aziende e i pazienti siano oggetti di false illusioni o di truffe vere e proprie". Tra gli obiettivi, il completamento del quadro normativo, l’attivazione di strumenti di monitoraggio da parte del ministero e la creazione di un registro dei trattamenti.
07 SET - Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha avviato un tavolo di lavoro e costituito un “board di saggi” sugli studi e l’utilizzo in Italia delle cellule staminali mesenchimali. Ad annunciarlo una nota del ministero della Salute.
Al tavolo partecipano tecnici del Ministero della Salute, dell’Aifa, dell’Istituto Superiore di sanità e del Centro Nazionale Trapianti allo scopo di raccogliere dati e informazioni relativi alle patologie trattate, le tipologie di tessuti e di cellule utilizzate, il numero di pazienti e gli effetti di questi trattamenti.
Il “board di saggi”, creato a supporto scientifico al Tavolo di lavoro, è invece composto da Angelo Vescovi, direttore scientifico della Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo e direttore del Centro Europeo di Ricerca sulle cellule staminali di Terni, Bruno Dalla Piccola, genetista, direttore scientifico dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, Rosaria Giordano, direttore tecnico della Cell-Factory del Policlinico di Milano, Massimo Dominici, responsabile del Laboratorio di biologia cellulare dell’Azienda ospedaliera universitaria di Modena e Reggio Emilia, e Alessandro Rambaldi, direttore dell’Unità di ematologia degli Ospedali Riuniti di Bergamo.
Il Ministro Balduzzi avviando i lavori del Tavolo ha spiegato che “in un settore in continua evoluzione, ma che rischia di generare attese eccessive nei pazienti, soprattutto in quelli in condizioni più critiche, è necessario riunire i risultati delle sperimentazioni in atto per capire quali siano le reali potenzialità di questo tipo di terapie”. Bisogna inoltre, ha aggiunto Balduzzi, “completare il quadro normativo, anche con il coinvolgimento delle Regioni, e attivare strumenti che consentano al Ministero di comprendere l’eventuale efficacia delle terapie finora somministrate e la reale percentuale dei pazienti che ne hanno beneficiato”.
Il ministro ha quindi stabilito che “vi sia un punto unico di riferimento per valutare tutti gli studi e i risultati che si stanno ottenendo, per approfondire le reali potenzialità di questo tipo di terapie, in modo da garantire elevati livelli di sicurezza ed evitare che le aziende ospedaliere e i pazienti siano oggetti di false illusioni o di truffe vere e proprie”.
A questo scopo è stato anche avviato un percorso per arrivare alla costituzione di un Registro sui trattamenti classificati come “farmaci” e su quelli classificati come “trapianti”, stabilendo al tempo stesso che sia reso disponibile un expertise per i professionisti.
Balduzzi ha infine confermato, anche in relazione ai fatti di Brescia, l’efficacia di tutte le attività regolatorie a partire da quelle di Aifa e dei Carabinieri del Nas.
“Occorre – ha dichiarato - sviluppare una governance dell’intero sistema dello studio e dell’utilizzo di cellule staminali in Italia da parte del Governo che risponda alla domanda e dia supporto alle domande e alle aspettative delle famiglie e dei pazienti con rigore scientifico”.
07 settembre 2012
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