Ancora bassa l’aderenza alle terapie per quanto riguarda i 6 percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali (PDTA) relativi a specifiche patologie (Bronco Pneumopatie Croniche Ostruttive, scompenso cardiaco, diabete, tumore della mammella nella donna, tumore del colon, tumore del retto), attraverso 10 indicatori di processo. I dati emergono dal nuovo report del Ministero della Salute relativo al 2020 e fanno parte del Nuovo sistema di garanzia dei Lea.
Ecco tutti i risultati:
Pdta Bpco
Per l’indicatore “Percentuale di pazienti con esacerbazione di broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) che aderiscono al trattamento farmacologico”, Molise, Piemonte e Campania hanno valori inferiori a 30%; Lazio, Lombardia, Umbria, Friuli-Venezia Giulia, Puglia e Veneto hanno valori compresi tra 31% e 36,2% che rappresenta la mediana dell’indicatore; Sicilia, la Provincia Autonoma di Trento, Emilia-Romagna, Toscana e Valle d’Aosta hanno valori maggiori della mediana e inferiori a 45%; Basilicata, Marche e Sardegna hanno valori superiori o uguali a 45,5%. Mentre il valore mediano dell’indicatore è pari a 36,23%.
Per l’indicatore “Percentuale di pazienti con esacerbazione di broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) che sono sottoposti alla visita pneumologica”, Molise, Basilicata, la Provincia Autonoma di Trento, Valle d’Aosta e Campania hanno valori inferiori a 40%; Sicilia, Marche, Veneto e Lazio hanno compresi tra 42% e 46,7% che rappresenta la mediana dell’indicatore; Sardegna, Toscana, Emilia-Romagna, Umbria e Piemonte hanno valori compresi tra 49,5% e 54,3%; Puglia, Lombardia e Friuli-Venezia Giulia hanno valori superiori o uguali a 55,5%. Mentre il valore mediano è risultato pari a 46,72%.
Pdta Scompenso cardiaco
Per l’indicatore “Percentuale di pazienti con diagnosi di scompenso cardiaco che aderiscono al trattamento farmacologico con beta-bloccanti”, Basilicata, Campania, Piemonte e Umbria hanno valori inferiori a 54%; Molise, Toscana, la Provincia Autonoma di Trento, Lazio e Veneto hanno valori compresi tra 54,8% e 61% che rappresenta la mediana dell’indicatore; Marche, Puglia, Sicilia, Friuli-Venezia Giulia e Lombardia hanno valori compresi tra 61,6% e 63,9%; Emilia-Romagna, Sardegna e Valle d’Aosta hanno valori superiori o uguali a 66,1%. Mentre il valore mediano è di 61,05%.
Per l’indicatore “Percentuale di pazienti con diagnosi di scompenso cardiaco con un adeguato numero di ecocardiogrammi”, Molise, Lazio, Campania, Sicilia e Puglia hanno valori inferiori a 14%; Umbria, Basilicata, Marche e Sardegna hanno valori compresi tra 18,2% e 19,4%, che rappresenta la mediana dell’indicatore; la Provincia Autonoma di Trento, Veneto, Emilia-Romagna, Valle d’Aosta e Toscana hanno valori compresi tra 20,3% e 27%; Piemonte, Lombardia e Friuli-Venezia Giulia hanno valori superiori a 28%. Il valore mediano uguale a 19,40%
Pdta Diabete
Considerando le Regioni di cui si dispone dei dati, la “percentuale di pazienti diabetici con controllo dell'emoglobina glicata almeno due volte l'anno dopo la diagnosi” ha assunto un valore minimo di 29,08% (per la Puglia) e un valore massimo di 50,58% (per l’Emilia Romagna): 40,14% è il valore mediano dell’indicatore.
I valori dell’indicatore “Percentuale di pazienti diabetici con controllo del profilo lipidico almeno una volta l'anno dopo la diagnosi” vanno da un minimo di 45,28% (per il Molise) ad un massimo di 67,81% (per il Piemonte), mentre il valore mediano è di 57,14%.
Il valore minimo dell’indicatore “Percentuale di pazienti diabetici con controllo della microalbuminuria almeno una volta l'anno dopo la diagnosi” è stato di 20,07% (per il Molise), il massimo di 56,00% (per il Friuli Venezia Giulia) e il valore mediano uguale a 43,40%.
L’indicatore “Percentuale di pazienti diabetici con monitoraggio del filtrato glomerulare o della creatinina o clearance creatinina almeno una volta l'anno dopo la diagnosi” ha assunto un valore minimo di 46,90% (per il Molise) e un valore massimo di 79,42% (per il Piemonte); il valore mediano è di 71,05%.
L’indicatore “Percentuale di pazienti diabetici con controllo dell'occhio almeno una volta l'anno dopo la diagnosi” ha assunto un valore minimo di 8,46% (per il Molise), un valore massimo di 27,67% (per il Friuli Venezia Giulia) e uno mediano di 18,00%. Il numeratore dell’indicatore sintetico “Percentuale di pazienti diabetici che seguono almeno 4 delle 5 raccomandazioni” è dato dal numero di pazienti aderenti ad almeno 4 delle 5 raccomandazioni. I valori minimo, massimo e mediano dell’indicatore sono stati rispettivamente di 11,04% (per il Molise), di 40,07% (per l’Emilia Romagna) e di 29,63%
Tumore operato alla mammella
Considerando le Regioni di cui si dispone dei dati, l’indicatore “Tempestività dell’intervento chirurgico dalla diagnosi” ha assunto un valore minimo di 42,12% (per la Sardegna) e un valore massimo di 88,89% (per la Valle d’Aosta), il valore mediano è risultato pari a 65,15%.
I valori minimo, massimo e mediano dell’indicatore “Tempestività dell’inizio della terapia medica” sono stati rispettivamente di 19,45% (per la P.A. di Trento), 61,64% (per il Molise) e 39,76%.
I valori dell’indicatore “Radioterapia complementare” vanno da un minimo di 75,24% per la Puglia (dopo lo 0,00% del Molise) ad un massimo di 100,00% (per la Basilicata), con un valore mediano di 87,09%.
L’indicatore “Follow-up mammografico” assume valori compresi tra 35,00% (per il Molise) e 90,44% (per la P.A. di Trento), con un valore mediano di 70,86%.
Il minimo dell’indicatore sintetico “Percentuale di pazienti operate per la prima volta per tumore della mammella con 4 interventi terapeutici eseguiti con la tempestività prevista” è 45,16% (per il Molise), il massimo è 77,39% (per la Valle d’Aosta), mentre il valore mediano si assesta a 64,22%.
Tumore operato al colon
Considerando le Regioni di cui si dispone dei dati, l’indicatore “Percentuale di pazienti per i quali il primo intervento chirurgico dopo diagnosi di tumore del colon è stato eseguito secondo la tempistica prevista” ha assunto un valore minimo di 80,95% (per la Valle d’Aosta) e un valore massimo del 100,00% (per il Molise); il valore mediano dell’indicatore risulta pari all’87,43%.
I valori dell’indicatore “Percentuale di pazienti operati per la prima volta per tumore del colon sottoposti a follow-up endoscopico secondo la tempistica prevista” vanno da un minimo di 36,31% (per la Sicilia) ad un massimo di 89,10% (per il Piemonte), mentre il valore mediano è di 59,87%.
Tumore operato del retto
Considerando le Regioni di cui si dispone dei dati, l’indicatore “Percentuale di pazienti per i quali il primo intervento chirurgico dopo diagnosi di tumore del retto è stato eseguito secondo la tempistica prevista” ha assunto un valore minimo di 61,59% (per la Toscana) e un valore massimo del 100,00% (per il Molise); il valore mediano dell’indicatore è pari a 78,83%.
I valori dell’indicatore “Percentuale di pazienti operati per la prima volta per tumore del retto sottoposti a follow-up endoscopico secondo la tempistica prevista” vanno da un minimo di 35,29% (per il Molise) ad un massimo di 90,30% (per il Piemonte), mentre il valore mediano è di 65,57%.