Nuovi dati per risdiplam a tre anni provenienti dallo studio FIREFISH che rafforzano il profilo di efficacia e sicurezza a lungo termine di risdiplam nei bambini con atrofia muscolare spinale (SMA) sintomatica di Tipo 1.
I dati hanno evidenziato che circa il 91% dei bambini (n = 58) trattati con risdiplam era in vita dopo tre anni di trattamento. I bambini trattati con risdiplam hanno continuato a migliorare o mantenere le funzioni motorie, tra cui la capacità di stare seduti senza supporto, stare in piedi con un supporto e camminare con l’appoggio delle mani, oltre alla capacità di deglutire, tra due e tre anni di trattamento.
Senza trattamento, i bambini con SMA di Tipo 1 non sono mai in grado di stare seduti senza supporto. Dallo studio è inoltre emersa una riduzione complessiva costante degli eventi avversi gravi (SAE) e dei ricoveri in ospedale con il passare del tempo.
Lo studio FIREFISH ha valutato l’efficacia e la sicurezza di risdiplam in bambini con SMA di Tipo 1 di età compresa tra 1 e 7 mesi al momento dell’arruolamento. Lo studio era suddiviso in due parti: la Parte 1, ossia il periodo di determinazione della dose, e la Parte 2, volta a valutare l’efficacia e la sicurezza alla dose selezionata nella Parte 1. La popolazione aggregata include partecipanti trattati con la dose approvata di risdiplam per almeno tre anni.
Questi dati a lungo termine saranno presentati al 14° congresso della European Paediatric Neurology Society (EPNS), in corso fino al 2 maggio 2022.
“Questi risultati a lungo termine nei bambini trattati con risdiplam sono estremamente incoraggianti: la stragrande maggioranza ha migliorato o mantenuto le funzioni motorie dopo tre anni. Normalmente, senza trattamento, questi bambini non sopravvivrebbero oltre i due anni di età – osserva Levi Garraway, Chief Medical Officer e Head of Global Product Development – I dati a supporto dell’efficacia di risdiplam continuano a crescere in un ampio spettro di soggetti, compresi i bambini che soffrono di una delle forme più gravi di SMA”.
I dati nel dettaglio
Tra 24 e 36 mesi, i bambini trattati con risdiplam hanno perlopiù continuato a migliorare o mantenere i parametri misurati tramite la scala Hammersmith Infant Neurological Examination 2 (HINE-2), comprese le seguenti capacità: tenere la testa dritta (36 hanno mantenuto, 3 hanno acquisito e nessuno ha perso questa capacità dal mese 24), ruotare (pivoting) da seduti (15 hanno mantenuto, 11 hanno acquisito e nessuno ha perso questa capacità), stare in piedi con un supporto (6 hanno mantenuto, 5 hanno acquisito e 1 ha perso questa capacità) e camminare con un supporto (1 ha mantenuto, 2 hanno acquisito e nessuno ha perso questa capacità).
Gli eventi avversi (AE) più comuni sono stati febbre (60%), infezione delle alte vie respiratorie (57%), polmonite (43%), stipsi (26%), rinofaringite (24%), diarrea (21%), rinite (19%), vomito (19%) e tosse (17%). Gli SAE più comuni sono stati polmonite (36%), distress respiratorio (10%), polmonite virale (9%), insufficienza respiratoria acuta (5%) e insufficienza respiratoria (5%).
Il tasso di AE, polmonite compresa, ha continuato a diminuire con il passare del tempo. Analogamente è calato anche il tasso di SAE, con una riduzione del 50% circa dopo ogni periodo di trattamento di 12 mesi e una riduzione del 78% tra il primo e il terzo anno di trattamento. Tutti gli AE e gli SAE segnalati riflettevano la malattia sottostante e non sono stati registrati AE correlati al trattamento che hanno comportato il ritiro dallo studio o l’interruzione del trattamento. Il tasso di ricoveri in ospedale è sceso da 1,24 ospedalizzazioni per anno-paziente nel corso di 12 mesi a 0,70 ospedalizzazioni nel corso di 36 mesi. Dall’analisi primaria dello studio FIREFISH alla data di cut-off di quest’analisi (23 novembre 2021) non si sono verificati altri decessi.
Roche guida lo sviluppo clinico di risdiplam nell’ambito di una collaborazione con la SMA Foundation e con PTC Therapeutics.