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Lorenzin: “Italia leader nel settore farmaco, ma dobbiamo cambiare modello regolatorio e avere regole certe”


21 GIU - “Voglio dedicare ogni giorno di questo mandato al compimento delle riforme che abbiamo messo in campo perché l’industria italiana del farmaco possa essere la prima a livello europeo”.
 
È quanto ha affermato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenendo all’assemblea pubblica di Farmindustria.
 
“Questa per me è un’assemblea di bilancio – ha aggiunto – quattro anni fa abbiamo tracciato insieme una linea d’azione per questo settore in Italia e in Europa e posso dire che è stata rispetta e portata avanti. E i risultati del settore lo dimostrano sono straordinari, con riconoscimenti fortissimi a livello internazionale che stanno facendo dell’Italia un leader del settore farmaceutico a livello europeo e non solo”. Tuttavia, ha osservato, “imperversa un virus nazionale alll’autoflagellazione che disconosce i risultati rispetto all’interesse del paese a guardare avanti a lavorare per raggiungere obiettivo in uno scenario geopolitico che sta cambiando a ritmi
 velocissimi”.
Lorenzin ha poi ricordato le tappe raggiunte: sono stati garantiti i farmaci per l’epatite C, quelli innovativi, nuovi devices a cure per le malattie rare. Abbiamo avuto il coraggio di metterci la faccia e portare avanti un finanziamento innovativo per garantire l’innovazione. La prossima sfida che ci attende è quella della medicina personalizzata.
 
Ma per vincere la sfida, avverte Lorenzin sono necessarie alcune condizioni: “Fondamentale - ha affermato – è avere un sistema di regole certe. Bisogna anche cambiare il modello regolatorio e adeguarlo ai nuovi processi di ricerca, altrimenti si rischia di arrancare e di rimanere tagliati fuori. Il problema è che siamo rimasti ancorati a uno schema di ragionamento che non è vecchio ma preistorico rispetto rispetto all’avanzata della tecnologia, e già oggi ha un enorme impatto sui nostri sistemi economici e finanziari. Soprattutto, non bisogna più ragionare a silos: è antieconomico e antistorico”.
 
Comunque il ministro si è detta “ottimista” rispetto al futuro: “Il sistema salute – ha aggiunto – è centrale per il Pil e ha un ruolo trainante anche nell’economia perché si basa sulla conoscenza, sulle risorse umane, e sulla capacità di fare sistema. Va quindi messo al centro dell’agenda politica del Paese perché abbiamo tutti i numeri per attrarre sviluppo”.
 
Certo non mancano le criticità, ha ammesso. “Abbiamo necessità di portare a compimento il sistema di governance e di rendere Aifa sempre più forte. La sfida è rendere sostenibile il sistema nei prossimi anni per essere pronti all’arrivo dell’innovazione e delle tecnologie. Per questo è dovere dei decisori guidare, prevedere e dare delle traiettorie”.
 
Per Lorenzin la parola d’ordine ora è “continuare a lavorare”. “Le legislature finiscono quando finiscono i mandati e non un anno prima – ha sottolineato – c redo che questa legislatura sia di servizio per le riforme del paese. Ci sono quindi ancora davanti parecchi mesi e saranno dedicati a portare a compimento le riforme messe in campo per lasciare ai cittadini un sistema regolatorio che permetta all’industria farmaceutica italiana di essere prima in Europa, perché’ abbiamo tutte le carte per esserlo e sarebbe un peccato lasciare terreno ai competitor. Quanto al progetto dello Human Thecnopole dipende solo da noi ed è una sfida bellissima per la ricerca”.

21 giugno 2017
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