Mandelli (Fofi): "Necessaria maggiore integrazione tra medico di medicina generale e farmacista"
16 GEN - "E' evidente che rispetto al resto d'Europa l'Italia presenta un gap in termini di ricorso all'automedicazione ed è altrettanto evidente, come mostrato della relazione alla giornata del professor Claudio Jommi, che esiste uno spazio per ampliare il numero dei medicinali liberamente accessibili da parte del cittadino. Tuttavia è evidente che non ci può essere un allargamento dell'offerta se non accompagnato, come ha ricordato il segretario generale di Cittadinanzattiva, Antonio Gaudioso, un'iniziativa forte da parte pubblica, per rendere realmente efficace questo allargamento". Così il presidente della Fofi, senatore
Andrea Mandelli, intervenendo a Milano al convegno "Farmaci di automedicazione: responsabilità e consapevolezza per la sicurezza del sistema" organizzato da Assosalute.
"La proposta della Fofi, dei farmacisti italiani, è chiara ed è già sul tappeto: occorre una maggiore integrazione tra i professionisti sanitari presenti sul territorio, cioè il medico di medicina generale e il farmacista, è necessario che la farmacia dei servizi prenda corpo rapidamente, per consentire una reale presa in carico del cittadino, e che diventi una realtà operante il dossier farmaceutico all'interno del fascicolo sanitario elettronico. Questo è l'unico modo per chiudere il cerchio della della condivisione delle informazioni all'interno del processo di cura per quanto riguarda le terapie farmacologiche, prescritte dal medico di famiglia e dallo specialista, ma anche di quelle cui il cittadino accede in autonomia sotto la guida dl farmnacista".
16 gennaio 2017
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