Arisi (Smic): “Le adolescenti italiane sanno quello che fanno. Perchè diffrenziarle dalle coetanee europee?”
17 FEB - “Apprezzo venga finalmente riconosciuta, la necessità di ridurre le barriere di accesso, per questa misura di prevenzione dell’Ivg, eliminando l’obbligo del test di gravidanza. Ma spero anche che l’Italia accetti senza inutili estremismi le posizioni espresse dalla comunità europea”.
Così ha commentato
Emilio Arisi, presidente della Società Medicina Italiana per la contraccezione (Smic) le dichiarazioni espresse da Pani, sottolineando però che le ragazze italiane non sono meno capaci di intendere e di volere rispetto alle loro coetanee europee che non hanno un uso sbagliato ed eccessivo del farmaco.
“Quella dell’obbligo del test – ha detto – è un’anomalia tutta italiana che mi auguro venga rimossa. Per quanto riguarda invece la possibilità che ellaOne possa essere venduta anche in Italia senza obbligo di ricetta, osservo che in nessun Paese europeo, dove questa metodica è già ad eccesso facilitato, è stato osservato un uso sbagliato ed eccessivo da parte delle donne, incluse le adolescenti. Quindi, perché dobbiamo considerare le nostre minorenni come meno capaci di intendere e di volere rispetto alle loro coetanee europee? Credo che le ragazze italiane sappiano scegliere con maturità. Perciò spero che in l’Italia si accettino senza inutili estremismi le posizioni espresse dalla comunità europea”.
17 febbraio 2015
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