Tutti i dati del test che dimostra l’efficacia del gel
12 FEB - Per valutare l’efficacia di un nuovo preparato a base di nanofibrille di chitina nel velocizzare e migliorare il processo di cicatrizzazione, nonché i suoi esiti permanenti, sono stati arruolati 48 pazienti (20 maschi e 28 femmine, età media 50.2 anni) che sono sono stati successivamente suddivisi in tre gruppi: il primo gruppo di 20 pazienti è stato trattato per perdite di sostanza cutanee, in varie sedi corporee, sia di tipo traumatico che di tipo iatrogeno (esiti di trattamenti laserchirurgici, ferite chirurgiche); il secondo gruppo di 19 pazienti è stato trattato per perdite di sostanza cutanee, in varie sedi, che mostravano un grave rallentamento del processo di cicatrizzazione con le medicazioni di tipo classico (ritardo superiore ad un mese); il terzo gruppo di 9 pazienti ha effettuato, previo consenso informato, un trattamento “split wound”, trattando una parte della ferita, o due ferite adiacenti, con medicazioni tradizionali ed una parte con gel a base di nanofibrille di chitina. Sono state poi eseguite, in tutti i gruppi, due applicazioni quotidiane del prodotto ogni 24 ore. Ogni applicazione è stata preceduta da un lavaggio con soluzione fisiologica isotonica. Le valutazioni sono state effettuate in tutti i gruppi ai giorni 2,6,10,14,30 e a 3 mesi con l’annotazione delle caratteristiche della ferita e la misurazione su carta millimetrata semitrasparente dell’area di ferita residua. La percentuale di cicatrizzazione è stata calcolata con la formula di Walker.
In tutti i gruppi si è raggiunta la completa cicatrizzazione. Le caratteristiche delle cicatrici, al controllo a 3 mesi del primo gruppo, sono state ottimali con segni di ipertrofia solo in 3 pazienti (ferite chirurgiche non orientate secondo le linee di tensione). I pazienti del secondo gruppo hanno mostrato una ripresa del normale processo di cicatrizzazione già al giorno 6, statisticamente significativa rispetto alla percentuale di cicatrizzazione calcolata la settimana prima dell’applicazione del gel con nanofibrille di chitina, cioè durante le medicazioni tradizionali. I pazienti del terzo gruppo hanno mostrato (7 su 9 = 77,7%) una percentuale di cicatrizzazione della ferita trattata con il gel più alta rispetto a quella trattata in modo tradizionale e i dati risultano essere statisticamente significativi. Le caratteristiche della parte trattata a 3 mesi (caratteristiche della cicatrice cutanea), in modo particolare per quel che concerne l’ipertrofia, l’eritema o l’atrofia, sono risultate migliori rispetto al controllo per tutti e tre i parametri di valutazione presi in considerazione.
Ma come funziona nello specifico? È il contatto tra la nanofibrilla di chitina e i microrganismi, attraverso un processo di tipo fisico-meccanico, a provocare l’alterazione della membrana del microrganismo stesso. Al contempo, le nanofibrille di chitina, coadiuvate dalla presenza di chitosano, glicina e arginina, creano le condizioni per una più rapida riproduzione dei fibroblasti. È noto, infatti, come sia il chitosano che la chitina siano in grado di modulare la risposta infiammatoria e accelerare non solo la produzione delle fibre di collageno ma anche di favorire la loro disposizione regolare evitando il formarsi di cheloidi o cicatrici ipertrofiche.
Il film naturale che il gel con nanofibrille di chitina forma sulla pelle è ben tollerato e privo di effetti collaterali.
12 febbraio 2013
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