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Cos’è la spirometria?


28 GIU - C’è un semplice esame, capace di fornire molte informazioni sulla presenza o meno di un'alterazione ostruttiva e quindi di asma bronchiale o broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) o di un'alterazione restrittiva e quindi di malattie polmonari di altro tipo, in pochi minuti. Si tratta proprio della spirometria che oggi a Roma viene offerta in via gratuita ai cittadini nella Galleria Alberto Sordi: un esame della funzione respiratoria che si esegue con l'ausilio di uno strumento chiamato – per l’appunto – spirometro. L'indagine è molto semplice, per nulla fastidiosa e richiede solo una modesta collaborazione da parte del paziente che deve eseguire delle manovre respiratorie mentre è collegato con la bocca allo spirometro.
 
Le manovre che vengono richieste al paziente sono le seguenti:
1. Mettere uno stringinaso per evitare perdita di aria dal naso.
2. Collegarsi al boccaglio sterile.
3. Respirare tranquillamente "a volume corrente" per alcuni secondi.
4. Inspirare profondamente per riempire completamente i polmoni ed espirare fino a svuotarli del tutto: questa manovra è fondamentale per misurare la capacità vitale e i cosiddetti volumi statici (fase lenta). Questa prova verrà ripetuta 3 volte per ottenere valori attendibili.
5. La fase successiva prevede un'inspirazione profonda seguita da un'espirazione forzata, soffiando l'aria nel boccaglio con tutta la forza possibile (fase forzata). Spesso viene richiesto anche di inspirare profondamente e con forza. Anche questa prova verrà ripetuta 3 volte.
Il risultato dell'indagine mostra una serie di valori che indicano oltre alla capacità del polmone anche il grado di pervietà (apertura) dei bronchi. Il risultato della spirometria è normalmente corredato da un commento verbale aggiunto dallo specialista in cui si esprime un giudizio inerente ai valori ottenuti.
La spirometria richiede piena collaborazione da parte del paziente per cui è necessario che si renda conto dell'importanza della corretta esecuzione dell'esame per una diagnosi quanto più possibile precisa. Il paziente deve evitare, se possibile, di assumere farmaci antiasmatici, soprattutto broncodilatatori spray o per aerosol nelle 8-12 ore prima della prova.
 
Perché si fa?Come il diabetico conosce i propri valori di glicemia e l'iperteso quelli di pressione arteriosa, è utile che il paziente con asma o BPCO conosca bene i propri "valori del respiro".
Il valore più importante è il VEMS o Volume Espiratorio Massimo al 1f Secondo (anche detto FEV1 in Inglese) che viene espresso in litri ed è variabile da soggetto a soggetto. Importanti sono le percentuali rispetto al valore teorico che nel soggetto normale e nella maggior parte degli asmatici in fase stabile è attorno al 100%, mentre nei pazienti con BPCO e nei peggioramenti dell'asma bronchiale può scendere anche notevolmente.

28 giugno 2012
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