“Trasmetterò il documento che mi è stato consegnato al termine dell’importante workshop alla commissione Salute della Conferenza delle Regioni affinché si possa avviare questo percorso collaborativo con gli specialisti del settore. Sarà un passaggio fondamentale per costruire la medicina del futuro. L’oncologia di precisione va certamente in quella direzione cercando di proporre modelli efficaci nella gestione della sanità”.
È quanto dichiarato dal governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, nel ruolo di presidente della Conferenza delle Regioni, al termine del Workshop sull’Oncologia di precisione organizzato oggi a Udine nell’auditorium Comelli nel palazzo della Regione.
“La sfida che oggi il convegno si è posto – ha aggiunto il presidente Fedriga - è ricercare nuovi modelli per l’applicazione dell’oncologia di precisione affinché siano efficaci e possano essere strutturali all’interno dei percorsi sanitari previsti dalle diverse Regioni. Noi siamo più che favorevoli ad aprire un’interlocuzione costruttiva che in poco tempo possa portare a dei risultati con le diverse istituzioni coinvolte, una di queste è sicuramente la Conferenza delle Regioni”.
Il progetto è nato da un’iniziativa dell’Asufc, l’Azienda sanitaria e universitaria del Friuli centrale ma ha coinvolto tutte le altre Aziende sanitarie del Friuli Venezia Giulia e una serie di istituzioni nazionali. “Il progetto – ha sottolineato ancora Fedriga – parta dalla nostra regione ma ha un respiro e una valenza nazionali e vuole essere una proposta che possa aiutare la sanità del sistema Paese ad affrontare questa tematica in modo costruttivo”.
L’iniziativa, promossa dall’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale in collaborazione con Cipomo (il Collegio italiano dei primari oncologi medici ospedalieri) e la Sda Bocconi di Milano, ha coinvolto anche le altre Aziende sanitarie del Friuli Venezia Giulia, un team di oncologi, anatomo-patologi ed esponenti di tre realtà extraregionali (Aulss Vicenza, Asst Sette Laghi e Ircss Reggio Emilia) e le principali Società scientifiche nazionali di Oncologia e Anatomia patologica. In chiusura dei lavori i presidenti di Aiom, Cipomo, Comu e SiapeC hanno consegnato all’Agenzia nazionale per i servizi sanitari (Agenas) ed al governatore Fedriga , in qualità di Presidente della Conferenza Stato-Regioni, un documento di consenso sui processi necessari per assicurare l’accesso alle nuove terapie oncologiche nel Servizio sanitario nazionale.
Il tema dell’oncologia di precisione – come è emerso dalla giornata di confronto medico-scientifico che ha visto la partecipazione di molti esperti - rappresenta un’innovazione ad elevato impatto sui sistemi sanitari. Se da un lato terapie più efficaci e meglio tollerate contribuiscono all’aumento della prevalenza di pazienti, dall’altro infatti la complessità dei processi richiede appropriatezza clinica ed organizzativa per garantire accesso equo alle cure e sostenibilità. Nello specifico, inoltre, la criticità riguarda il disallineamento territoriale nell’istituzione dei Molecular Tumor Board, i team multidisciplinari disegnati per colmare l’enorme disparità tra conoscenza clinica e potenzialità della diagnostica molecolare nella pratica oncologica, e l’asincronia tra la velocità dell’evoluzione scientifica e quella con cui vengono aggiornati i provvedimenti amministrativi.
Di qui, la decisione della Direzione strategica di Asufc di promuovere un progetto di ricerca organizzativa denominato “Percorsi Aziendali per l’Oncologia di Precisione”, sotto il coordinamento del direttore del Dipartimento di Oncologia Gianpiero Fasola, che ha portato alla stesura del documento congiunto.