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Sileri (M5S) lancia la proposta: “Istituire una giornata nazionale”


30 GEN - L'istituzione della Giornata Nazionale per l'Aderenza alla Terapia da celebrare il 12 aprile per spiegare che il futuro della salute in Italia, caratterizzato dall'invecchiamento della popolazione, dall'aumento della cronicità e dalla diminuzione delle risorse disponibili, risulti strettamente influenzato anche dall'aderenza terapeutica e dalla possibilità di migliorarla.
 
E' quanto prevede il disegno di legge depositato dal presidente della Commissione Igiene e Sanità, Pierpaolo Sileri, senatore del MoVimento 5 Stelle, presentato durante la conferenza stampa "Io aderisco. Tu che fai?" con il Comitato italiano per l'aderenza alla terapia (Ciat).
 
"I dati sull'aderenza terapeutica - ha spiegato - ci dicono che serve un cambio di passo. Gli anziani, chiaramente, sono i maggiori consumatori di farmaci; oltre il 90% degli ultrasessantacinquenni riceve una o più prescrizioni di farmaci. Però, un'alta percentuale di pazienti, soprattutto quelli più anziani, mostra un'aderenza limitata al trattamento, con pesanti effetti negativi sui benefici attesi dalla cura e conseguenti aumenti di costi per il Servizio Sanitario. Un discorso a parte meritano i bambini, ma purtroppo anche qui la situazione non è ottimale: il 50–55% dei bambini in trattamento cronico non segue il piano terapeutico prescritto. E' un problema serio e l'unico modo per risolverlo è la consapevolezza dei pazienti". 
 
Il testo è comporto da 3 articoli. L'articolo 1 istituisce la Giornata nazionale il 12 aprile, in occasione della ricorrenza della morte di San Giuseppe Moscati, medico, docente universitario e scienziato.
 
L'articolo 2 spiega come, in occasione della giornata nazionale, possano essere organizzati incontri pubblici e campagne di comunicazione finalizzati a:
a) promuovere l’aderenza terapeutica, con particolare riguardo alle malattie croniche, attraverso l’adozione di modelli e comportamenti virtuosi evidenziando come il futuro della salute in Italia, caratterizzato dall’invecchiamento della popolazione, dall’aumento della cronicità e dalla diminuzione delle risorse disponibili, risulti strettamente influenzato anche dall’aderenza terapeutica e dalla possibilità di migliorarla;
 
b) far comprendere come le conseguenze della scarsa aderenza siano cliniche, sociali, economiche, ovvero con un impatto negativo sulla qualità di vita dei pazienti e sugli equilibri del Servizio Sanitario Nazionale in quanto essa genera uno spreco di risorse, rappresentando una delle principali cause di spesa inappropriata;
 
c) sensibilizzare la stessa comunità medico-scientifica e gli altri operatori del settore sull’importanza di adottare strumenti di misurazione dell’aderenza terapeutica, attraverso un approccio combinato di diversi strumenti per misurare il grado di aderenza;
 
d) mettere in campo strumenti di formazione, informazione e sensibilizzazione diretti ai medici e ai pazienti che valorino la centralità del rapporto medico-paziente come chiave dell’aderenza;
 
e) realizzare iniziative di comunicazione mirate alla popolazione anziana considerato che gli over 65 appresentano il 50% del consumo dei farmaci e circa il 60% della spesa legata al farmaco; in Italia il 58,8% delle prescrizioni di farmaci viene effettuato per la popolazione over 65 anni. Di conseguenza il 63,1% della spesa totale per farmaci, in Italia, è conseguente all’impiego degli stessi nella popolazione anziana. In questo caso il problema dell’aderenza è amplificato dal fatto che i pazienti sono in politerapia (circa il 20% degli over 65 prende 10 o più farmaci).

f) realizzare iniziative mirate alle famiglie e ai genitori sull’importanza dell’aderenza terapeutica nei bambini, considerato che il 50–55% dei bambini in trattamento cronico non segue il piano terapeutico prescritto. Obiettivo di tali iniziative sarà informare le famiglie e dotarle di strumenti adeguati per far fronte a tale problematica, rendendoli edotti circa le adeguate strategie educazionali e comportamentali mirate ai bambini stessi.
 
 
Infine, l'articolo 3 chiarisce che, dalla presente legge, non dovranno derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

30 gennaio 2019
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