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Mercoledì 30 GENNAIO 2019
Sileri (M5S) lancia la proposta: “Istituire una giornata nazionale”
L'istituzione della Giornata Nazionale per l'Aderenza alla Terapia da celebrare il 12 aprile per spiegare che il futuro della salute in Italia, caratterizzato dall'invecchiamento della popolazione, dall'aumento della cronicità e dalla diminuzione delle risorse disponibili, risulti strettamente influenzato anche dall'aderenza terapeutica e dalla possibilità di migliorarla.
E' quanto prevede il disegno di legge depositato dal presidente della Commissione Igiene e Sanità, Pierpaolo Sileri, senatore del MoVimento 5 Stelle, presentato durante la conferenza stampa "Io aderisco. Tu che fai?" con il Comitato italiano per l'aderenza alla terapia (Ciat).
"I dati sull'aderenza terapeutica - ha spiegato - ci dicono che serve un cambio di passo. Gli anziani, chiaramente, sono i maggiori consumatori di farmaci; oltre il 90% degli ultrasessantacinquenni riceve una o più prescrizioni di farmaci. Però, un'alta percentuale di pazienti, soprattutto quelli più anziani, mostra un'aderenza limitata al trattamento, con pesanti effetti negativi sui benefici attesi dalla cura e conseguenti aumenti di costi per il Servizio Sanitario. Un discorso a parte meritano i bambini, ma purtroppo anche qui la situazione non è ottimale: il 50–55% dei bambini in trattamento cronico non segue il piano terapeutico prescritto. E' un problema serio e l'unico modo per risolverlo è la consapevolezza dei pazienti".
Il testo è comporto da 3 articoli. L'articolo 1 istituisce la Giornata nazionale il 12 aprile, in occasione della ricorrenza della morte di San Giuseppe Moscati, medico, docente universitario e scienziato.
L'articolo 2 spiega come, in occasione della giornata nazionale, possano essere organizzati incontri pubblici e campagne di comunicazione finalizzati a:
a) promuovere l’aderenza terapeutica, con particolare riguardo alle malattie croniche, attraverso l’adozione di modelli e comportamenti virtuosi evidenziando come il futuro della salute in Italia, caratterizzato dall’invecchiamento della popolazione, dall’aumento della cronicità e dalla diminuzione delle risorse disponibili, risulti strettamente influenzato anche dall’aderenza terapeutica e dalla possibilità di migliorarla;
b) far comprendere come le conseguenze della scarsa aderenza siano cliniche, sociali, economiche, ovvero con un impatto negativo sulla qualità di vita dei pazienti e sugli equilibri del Servizio Sanitario Nazionale in quanto essa genera uno spreco di risorse, rappresentando una delle principali cause di spesa inappropriata;
c) sensibilizzare la stessa comunità medico-scientifica e gli altri operatori del settore sull’importanza di adottare strumenti di misurazione dell’aderenza terapeutica, attraverso un approccio combinato di diversi strumenti per misurare il grado di aderenza;
d) mettere in campo strumenti di formazione, informazione e sensibilizzazione diretti ai medici e ai pazienti che valorino la centralità del rapporto medico-paziente come chiave dell’aderenza;
e) realizzare iniziative di comunicazione mirate alla popolazione anziana considerato che gli over 65 appresentano il 50% del consumo dei farmaci e circa il 60% della spesa legata al farmaco; in Italia il 58,8% delle prescrizioni di farmaci viene effettuato per la popolazione over 65 anni. Di conseguenza il 63,1% della spesa totale per farmaci, in Italia, è conseguente all’impiego degli stessi nella popolazione anziana. In questo caso il problema dell’aderenza è amplificato dal fatto che i pazienti sono in politerapia (circa il 20% degli over 65 prende 10 o più farmaci).
f) realizzare iniziative mirate alle famiglie e ai genitori sull’importanza dell’aderenza terapeutica nei bambini, considerato che il 50–55% dei bambini in trattamento cronico non segue il piano terapeutico prescritto. Obiettivo di tali iniziative sarà informare le famiglie e dotarle di strumenti adeguati per far fronte a tale problematica, rendendoli edotti circa le adeguate strategie educazionali e comportamentali mirate ai bambini stessi.
Infine, l'articolo 3 chiarisce che, dalla presente legge, non dovranno derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
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