Giornata mondiale Parkinson. L’Ao di Brotzu promuove incontro
Appuntamento sabato 24 novembre presso la sala consiliare del Comune di Selargius. All’Ao di Brotzu è attivo da oltre 15 anni il Centro Parkinson, che ha seguito più di mille pazienti provenienti da tutta l’Isola. Gli appuntamento di sabato saranno l’occasione per fare il punto sulla malattia, sui trattamenti nella sua gestione e saranno affrontati argomenti riguardanti l'impatto sociale e la qualità della vita.
20 NOV - Sabato 24 novembre 2018 si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale della Malattia di Parkinson. Per celebrarla, i due centri Parkinson cagliaritani hanno organizzato un evento aperto ai pazienti presso la sala consiliare del Comune di Selargius, con inizio alle ore 9:30. L’incontro, organizzato dai Centri Parkinson del Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione dell’Azienda Ospedaliera G. Brotzu di Cagliari e del reparto di Neurologia del Presidio Casula di Monserrato, sarà occasione per fare il punto sulla malattia, sui trattamenti nella sua gestione e saranno affrontati argomenti riguardanti l'impatto sociale e la qualità della vita.
Il Centro Parkinson, operante presso l’Azienda Ospedaliera G. Brotzu, all’interno della Struttura Semplice Dipartimentale Neurofisiologia e Disturbi del Movimento diretta dal Dott.
Giovanni Cossu, è attivo da oltre 15 anni nel territorio, seguendo più di mille pazienti provenienti da tutta l’Isola.
“Pur mancando dato ufficiali – spiega Cossu in una nota diffusa dall’Ao -, secondo le ultime stime, in Sardegna sono oltre settemila i pazienti affetti dalla malattia di Parkinson con un'incidenza di uno su 50 dopo i 65 anni di età. Il Parkinson è la seconda patologia neurodegenerativa in ordine di frequenza dopo l'Alzheimer, con una stima di circa 200 casi ogni centomila abitanti. In Italia sono oltre 300000 i pazienti affetti. Guardando al futuro, si calcola che nel 2020 saranno 15 milioni i casi accertati in tutto il mondo. Le fasce di età più a rischio sono quelle over 50, ma è possibile un Parkinson che compaia anche dopo i 40 anni. Ci sono poi varianti genetiche precoci e addirittura giovanili, con casi diagnosticati anche prima dei 30 anni. L’età d’esordio del Parkinson si fa, quindi , sempre più giovane (un paziente su 4 ha meno di 50 anni, il 10% ha meno di 40 anni), per il fatto che la scienza è oggi in grado di porre una diagnosi ai primi sintomi, quando la malattia è ancora in fase precocissima”.
Il Centro Parkinson dell’AOB di Cagliari, è ormai da anni polo di riferimento regionale nel trattamento dei disturbi del movimento. Vi afferiscono oltre 1000 pazienti affetti da varie forme di Parkinson, parkinsonismi, patologie tremorigene e distoniche. Si caratterizza per l'alta specializzazione nei trattamenti: da quelli farmacologici, a quelli infusionali alla terapia con tossina botulinica per arrivare al trattamento neurochirurgico funzionale.
20 novembre 2018
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