Sassari. Paziente muore attendendo protesi vascolare ‘su misura’. Aou apre inchiesta
Il paziente, già operato in passato per la stessa patologia vascolare, era ricoverato in attesa dell'intervento di elezione. I medici avevano deciso di utilizzare una protesi vascolare “su misura” che doveva essere realizzata ad hoc. Ma le condizioni del paziente sono precipitate e, nonostante l’intervento chirurgico d’urgenza, è deceduto nei giorni scorsi.
16 MAR - Dal primo esame istruttorio non sembrano emergere criticità nell’operato dell’equipe di Chirurgia vascolare dell'Azienda ospedaliera universitaria. Ciononostante l’Aou sta proseguendo in un’indagine interna per fare chiarezza sul decesso di un paziente avvenuto mercoledì.
Il paziente era in attesa di un’operazione in elezione e ora ci si chiede se il tardato intervento abbia avuto qualche responsabilità nella morte.
I primi accertamenti sembrano smentire questa ipotesi. “Si trattava di un paziente già operato in passato per la stessa patologia vascolare che è stato prontamente assunto in carico dall'equipe di Chirurgia vascolare dell'Azienda ospedaliera universitaria”, spiega l’Azienda. “I chirurghi quindi lo hanno ricoverato in via precauzionale in ambiente protetto, in attesa dell'intervento di elezione. I medici curanti – si evince ancora dall'esame istruttorio – in considerazione delle condizioni cliniche del paziente, hanno deciso di utilizzare per il trattamento chirurgico una protesi vascolare “su misura” e che, dovendo essere realizzata ad hoc in funzione delle caratteristiche del paziente, è stata richiesta al fornitore”.
L’utilizzo della protesi su misura, insieme alla scelta di un intervento in modalità minimamente invasiva, avrebbero aumentato le probabilità di successo dell’intervento riducendo il rischio operatorio.
“Negli interventi programmati di questo tipo - dice ancora l’Aou - la protesi viene ordinata ‘su misura’ in quanto deve essere realizzata in base alle caratteristiche anatomiche del vaso da sostituire e del paziente”.
L’intervento era previsto per martedì 13 marzo.
Ma le condizioni del paziente sono precipitate. Dopo gli accertamenti diagnostici, domenica è stato necessario intervenire con un’operazione a cielo aperto in cui è stata utilizzata la protesi standard impiegata di solito per questo tipo di interventi. Il paziente è stato quindi ricoverato in Rianimazione, ma mercoledì è deceduto.
L’azienda assicura che proseguirà l’indagine interna per fugare ogni dubbio sull’accaduto.
16 marzo 2018
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