Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Lunedì 25 NOVEMBRE 2024
Sardegna
segui quotidianosanita.it

Sardegna. Accelerare dimissioni ospedaliere per far spazio ai migranti. Botta e risposta tra il deputato Pili e assessorato


Il deputato di Unidos denuncia il Direttore dell'ospedaliero di Sassari di voler “sfollare” i reparti, “mandando anzitempo i pazienti ricoverati a casa, per far posto ai possibili pazienti in arrivo” tra i migranti sbarcati a Porto Torres. Ma l’assessorato alla Sanità e la Aou precisano: “Chiediamo di velocizzare procedure già avviate e non dimettere chi non è nelle condizioni di tornare a casa”.

07 GIU - Sono circa 390, tra cui 68 bambini, i migranti sbarcati l’altra notte a Porto Torres. Per 7 di loro si è reso necessario il ricorso al Pronto Soccorso del Santissima Annunziata, quasi tutti per ipotermia, uno per un trauma toracico, un giovane per una grave cefalea. Dopo le prime cure, sono stati dimessi. E’ il bilancio sanitario fornito dall’assessorato alla Sanità della Sardegna, che spiega come l’attività si sia svolta “senza problemi, pur essendo il primo arrivo di una nave di migranti nel porto turritano. Tantissimi volontari hanno affiancato gli operatori del 118, quelli della Croce Rossa e della Protezione civile, una nutrita équipe di pediatri sul posto per assistere i 68 bambini presenti sulla nave”.

E’ questo, dunque, l’esito dello sbarco che ieri era stato preceduto da alcune polemiche a causa dell’allarme lanciato dal deputato di Unidos Mauro Pili, che parlava di “una circolare urgente riservata delle 12.20 di oggi (ieri per chi legge, ndr) del direttore del presidio” in cui si chiedeva di “dimettete i pazienti anche nel pomeriggio” perché “stanno arrivando i migranti”. “Il documento è ufficiale ma riservato – denunciava Pili - : accelerare le procedure di dimissione dei pazienti, per quanto possibile, provvedendo, nel caso non si potesse in mattinata, a dimettere anche nel tardo pomeriggio. La firma in calce è del Direttore del Presidio ospedaliero di Sassari, il protocollo dispone procedura urgente. Il motivo è nell’oggetto: sbarco migranti a Porto Torres”.

Per il deputato “una comunicazione tra la follia e la totale spregiudicatezza di una regione allo sbando che arriva a pianificare lo sfollamento degli ospedali, mandando anzitempo i pazienti ricoverati a casa, per far posto ai possibili pazienti in arrivo. Una gestione scandalosa che conferma la totale incapacità a governare tali emergenze e soprattutto l’inadeguatezza della struttura. E’ semplicemente demenziale aver pianificato la dimissione dell’ultim’ora dei pazienti ricoverati, che non saranno certo ricoverati per gioco, per far spazio all’emergenza immigrati. Una gestione seria avrebbe individuato i posti liberi e disponibili nelle strutture ospedaliere ma mai e poi mai avrebbe disposto le dimissioni dei pazienti ricoverati anche nel tardo pomeriggio. Sarebbe bastato fare una verifica in tutte le strutture ospedaliere per avere contezza delle disponibilità ma nessuno avrebbe mai dovuto disporre le dimissioni dei pazienti ricoverati”.

Lo sfogo del deputato trovava ampio spazio in un post sul suo profilo Facebook, in cui Pili continuava: “Un atto che rasenta la follia e la degenerazione gestionale di questa partita immigrazione: nessuna seria pianificazione con prefetture che danno l’assenso senza aver in alcun modo la certezza della più elementare logistica. Cosa significa accelerare le procedure di dimissione? Significa buttare fuori dagli ospedali i pazienti ricoverati? Siamo nelle mani di gente senza scrupoli che non solo queste cose le pensa ma le mette anche nero su bianco. E’ semplicemente incredibile che una nota ufficiale interna abbia disposto questa follia sanitaria di sfollamento per circolare dei pazienti dagli ospedali. Dunque, il direttore di presidio ha sostanzialmente ammesso che i pazienti vengono trattenuti indebitamente in ospedale? Oppure chiede che prematuramente rispetto alla prognosi vengano dimessi? Siamo dinanzi a provvedimenti che lasciano esterrefatti e sollevano dubbi seri sulla capacità di governo della sanità. Per questo motivo segnalerò con un’interrogazione urgente al ministro della salute questo gravissimo fatto”.

“L’organizzazione dell’accoglienza – proseguiva il deputato - non può essere in mano a dilettanti allo sbaraglio e soprattutto deve essere seria e non approssimativa. Dunque se i primari non dovessero dimettere pazienti non ci sarebbero posti per le cure ospedaliere dei migranti? Come si può dare l’assenso al trasferimento in Sardegna di tanti migranti senza aver verificato le più elementari esigenze dell’accoglienza a partire da quella sanitaria? Tutto questo fa parte di un atteggiamento vergognoso da parte della Regione che continua a fare conferenze stampa sull’accoglienza ma poi arriva ad avallare le dimissioni dei pazienti per far spazio ad eventuali emergenze dei migranti che sbarcano in Sardegna. Se si devono dimettere i pazienti sardi per far spazio ai migranti significa che non esistono le strutture idonee e i numeri sufficienti per garantire una seria accoglienza. Chiunque voglia derubricare tale situazione a scarsa attenzione per i migranti sbaglia di grosso. Qui si tratta di un dato oggettivo ed elementare. Non si può propagandare accoglienza se poi questa avviene senza disporre delle misure minime, ricoveri ospedalieri prima di tutto. Ma come è possibile che in tante ore di navigazione non si sia potuto accertare il pipo di problematiche a bordo della nave in arrivo stasera a Porto Torres? A bordo della nave ci sono 198 uomini, 126 donne e ben 68 bambini e nessuno conosce preventivamente quanti posti letto in ospedale serviranno. Tutto questo – concludeva il deputato nel suo post - la dice lunga sul pressapochismo con cui sta operando il governo e soprattutto con quale atteggiamento succube operano le prefetture che insistono a non rappresentare al Ministero dell’interno la reale situazione della Sardegna. E’ impensabile - ha concluso Pili - che l’assessore della Sanità non sia a conoscenza di questa circolare di Sassari considerando che tutti i vertici sanitari sono di diretta emanazione proprio della Regione. Bene farebbero i vertici della sanità, dopo questo ennesimo scandalo, a trarne le conseguenze per manifesta incapacità gestionale e per spregiudicatezza senza precedenti nel governo della partita sanitaria in Sardegna”.

A Pili ha presto replicato una nota congiunta dell'assessorato della Sanità e del commissario della Aou di Sassari, Giuseppe Pintor. In effetti una circolare esiste, ma “a differenza di quanto afferma il deputato Mauro Pili, al Santissima Annunziata non ci saranno dimissioni anticipate di pazienti per far posto ai migranti. Nella circolare del direttore del Presidio – ha precisato la nota - si invitano i Direttori delle Unità operative di ricovero a "voler accelerare le procedure di dimissione, per quanto possibile, provvedendo, nel caso non si potesse in mattinata, a dimettere anche nel tardo pomeriggio".

“Ciò significa chiaramente – ha spiegato l’assessorato e il commissario dell’Aou - velocizzare procedure già avviate e non dimettere chi non è nelle condizioni di tornare a casa. Peraltro, solo il clinico può decidere chi e quando dimettere e non può essere una circolare a imporgli le dimissioni. Questo dovrebbe sapere il deputato Pili, prima di iniziare una inutile polemica sul nulla. La sanità sassarese è pronta ad accogliere le persone in difficoltà e tantissimi professionisti si sono messi a disposizione per l'arrivo della nave di migranti e questo non può essere mistificato da bufale costruite ad arte”.

07 giugno 2016
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Sardegna

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy