Sardegna. Le Asl hanno esaurito liquidità. Giunta autorizza anticipazioni di cassa. Sbloccati 157 milioni
di Gennaro Barbieri
Senza il ricorso alle anticipazioni, le aziende avrebbero dovuto affrontare un esborso superiore: la normativa pagamenti a 60 giorni e l’eventuale sforamento di tale limite comporta l’applicazione di elevati interessi moratori da parte dei fornitori. A Cagliari destinati 47 milioni, a Sassari 23, a Nuoro circa 20. LA DELIBERA
09 DIC - Le aziende sanitarie sarde hanno esaurito la liquidità in casa e sono quindi impossibilitate a rispettare le esigenze di fine esercizio, rischiando seriamente di dover affrontare una condizione di temporanea insolvenza. Si delinea quindi un quadro assai intricato, poiché la normativa impone alle Asl il pagamento delle fatture entro il termine massimo di 60 giorni e l’eventuale sforamento di tale limite comporta l’applicazione di
elevati interessi moratori da parte dei fornitori.
Al termine di un confronto tra gli Assessorati della Sanità e del Bilancio è emerso che tale criticità è affrontabile esclusivamente tramite il ricorso all’anticipazione di Cassa presso il Tesoriere, opzione consentita dalla normativa vigente, anche perché questa soluzione determinerebbe per le aziende sanitarie un esborso inferiore a quanto avverrebbe con il pagamento degli interessi di mora. L’assessore alla Sanità ha quindi autorizzato l’utilizzo all’anticipazione di cassa
in base all’effettiva necessità di ogni singola Asl, che risulta in tutti i casi inferiore all’importo teorico impiegabile. Nel complesso sono stati sbloccati 157 milioni su 248 a disposizione, coinvolgendo nove aziende su undici. Oristano e Sanluri non hanno registrato necessità. A Cagliari destinati 47 milioni, a Sassari 23, a Nuoro circa 20.
La misura è già stata approvata dalla Giunta Regionale, anche tenendo conto che la riforma del sistema sanitario regionale e la riorganizzazione della rete ospedaliera troveranno piena e completa applicazione nel medio termine a partire dall’anno 2016 e che “i primi interventi di razionalizzazione, avviati nell’anno in corso, hanno generato una prima lieve riduzione della spesa la quale, tuttavia, non trova piena copertura negli stanziamenti a favore degli enti del Ssr”.
Gennaro Barbieri
09 dicembre 2015
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