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Santa Maria Bambina. Arru: “Nessuno stop ai ricoveri, ma le leggi parlano chiaro”


L'assessore interviene sulle polemiche per il mancato ricovero di una donna colpita da ictus. "Alla direzione del Rimedio, la ASL ha comunicato che sarebbero cessati i nuovi ingressi con il codice 75, cioè un regime ospedaliero che la struttura non ha. Non siamo insensibili burocrati, ci atteniamo alle leggi”.

17 NOV - Non siamo insensibili burocrati, ci atteniamo alle leggi e non abbiamo mai detto che il Santa Maria Bambina non deve fare ricoveri". Lo afferma l'assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, intervenendo sulla vicenda della donna di 56 anni colpita da ictus e a cui è stato negato il ricovero nell'istituto di Oristano. A tirare il ballo la Regione è stato la Asl, affermando in una nota che “in assenza dell'autorizzazione regionale, a partire dal 3 novembre 2015 la Asl 5 di Oristano ha dovuto sospendere tutti i nuovi inserimenti di neuroriabilitazione presso l'Istituto Santa Maria Bambina”.

“In data 26 ottobre 2015 – spiegava la nota della Asl - il Commissario Straordinario Maria Giovanna Porcu ha ricevuto dall'Assessorato regionale della Sanità una nota scritta con la quale si osservava che i posti letto di neuroriabilitazione (il cosiddetto codice 75) ‘non possono essere gestiti presso l'Istituto Santa Maria Bambina, poiché trattasi di struttura territoriale’”. Ciò al fine di garantire la sicurezza di pazienti dalle condizioni particolarmente critiche e instabili, sicurezza che può essere assicurata solo in ambito ospedaliero, dove è presente la Rianimazione. Per tale motivo, in assenza dell'autorizzazione regionale, a partire dal 3 novembre 2015 la Asl 5 di Oristano ha dovuto sospendere tutti i nuovi inserimenti di neuroriabilitazione presso l'Istituto Santa Maria Bambina”. Per ciò che riguarda l'apertura del reparto di Neuroriabilitazione dell'ospedale “San Martino”, l'Azienda sanitaria oristanese ha spiegato di essere “in attesa dalla Regione dell'accreditamento per la struttura e dell'autorizzazione all'assunzione di nuovo personale da destinare allo stesso reparto”.

Sulla vicenda è quindi intervenuto l’assessore alla Salute Luigi Arru, spiegando che “alla direzione del Rimedio, la ASL ha comunicato che sarebbero cessati i nuovi ingressi con il codice 75, cioè un regime ospedaliero che la struttura non ha. Non sono stato io a creare il doppione tra il Santa Maria Bambina e il San Martino di Oristano e, pur mettendo in primo piano le esigenze di assistenza di persone con gravi patologie, devo però attenermi alle norme”, ha ribadito l’assessore.

Arru ha comunque garantito che “da parte dell'assessorato c'è la massima attenzione per la situazione della struttura del Rimedio, che riconosciamo come eccellenza nel suo settore e che riteniamo debba continuare a svolgere la sua meritoria attività. D'intesa con la Asl e con la Diocesi, stiamo cercando una soluzione tecnico-giuridica per consentire al Santa Maria Bambina di proseguire nella sua attività di riabilitazione, in rete con il nuovo reparto del San Martino di Oristano. In attesa che il reparto di Oristano vada a regime, individueremo una soluzione transitoria, che sia amministrativamente percorribile".
 

17 novembre 2015
© Riproduzione riservata

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