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Vertenza perequazione. Due proposte al tavolo dell’assessorato alla Sanità   

di Elisabetta Caredda

Bartolazzi: “La prima ipotesi di ripartizione, in termini percentuali, ha portato ad una distribuzione dei pesi pari a 42,2% per il comparto, 56,27% per la dirigenza e 1,71% per la PTA (ruoli professionali, tecnico ed amministrativo); la seconda opzione attribuisce il 59,8% alla dirigenza, il 37,10% al comparto, il 3,2% alla PTA. Entrambe le proposte rappresentano una mediazione fra le diverse esigenze espresse dalle parti”.

25 NOV - Si è svolto qualche giorno fa presso l’Assessorato Regionale alla Sanità l’incontro atteso fra le rappresentanze sindacali del Comparto e della Dirigenza, così come concordato tra le parti agli inizi di novembre. L’incontro era finalizzato ad individuare un criterio perequativo condiviso per la ripartizione dei fondi stanziati dalla legge regionale n. 1/2023 che ammontano a 10 milioni di euro.

“Le proposte di partenza - spiega l’assessore Armando Bartolazzi a Quotidiano Sanità - sono state formulate tenendo conto dei vincoli individuati dall’articolo 5, comma 14, della L.R. n. 1/2023 e partendo dall’analisi dei valori medi stipendiali, che hanno rivelato una disparità contrattuale evidente soprattutto a carico della dirigenza. Sulla base di queste evidenze, pertanto, i calcoli perequativi hanno portato ad individuare due proposte: la prima ipotesi di ripartizione tiene conto sia delle discrepanze tra i valori medi che del numero del personale. È stata fatta rilevando il differenziale tra i singoli valori medi moltiplicato per il numero dei dipendenti. Il risultato, in termini percentuali, ha portato ad una distribuzione dei pesi pari a 42,2% per il comparto, 56,27% per la dirigenza e 1,71% per la PTA (ruoli professionali, tecnico ed amministrativo)”.

“La seconda opzione di ripartizione – prosegue l’assessore - attribuisce il 59,8% alla dirigenza, il 37,10% al comparto, il 3,2% alla PTA. Anche in questo caso è stato tenuto conto della quantificazione del numero dei dipendenti, temperato dal vincolo perequativo citato in premessa che comunque deve prendere in considerazione il differenziale retributivo in termini percentuali”.

“Entrambe le proposte rappresentano una mediazione fra le diverse esigenze espresse dalle parti, tenuto conto che qualsiasi sintesi condivisa, dovendo passare al visto di legittimità della Giunta, non potrà discostarsi dalla cornice perequativa richiamata dalla legislazione di riferimento. Va ricordato inoltre che le proposte presentate rappresentano l’inizio di un percorso atteso da oltre vent’anni, che per la prima volta viene concretizzato in un dialogo concreto con le rappresentanze dei lavoratori”.

“Al termine dell’incontro le rappresentanze sindacali del Comparto e della Dirigenza si sono riservate di esaminare le proposte rimandando le proprie le proprie valutazioni anche migliorative al prossimo incontro, che verrà riprogrammato a breve”. – conclude Bartolazzi.

Elisabetta Caredda

25 novembre 2024
© Riproduzione riservata

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