“Accogliamo positivamente la deliberazione della Regione Sardegna che stabilisce linee guida per ridurre i tempi di accesso alle nuove terapie anticancro. La procedura di inserimento dei nuovi principi attivi nel sistema regionale avrà un termine massimo di 40 giorni lavorativi dalla data di ricezione delle richieste, che si accorcerà ad un massimo di 10 giorni per i farmaci innovativi e le malattie rare. In questo modo, la Regione Sardegna recepisce positivamente le preoccupazioni espresse dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica sulla necessità di velocizzare le procedure di disponibilità dei trattamenti anticancro innovativi, questione che interessa diverse Regioni dove sono ancora in vigore i Piani Terapeutici Regionali (PTR). Il sistema dei PTR implica, di fatto, un allungamento dei tempi di disponibilità dei nuovi farmaci rispetto alle autorizzazioni dell’ente regolatorio europeo e alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale”.
Francesco Perrone, Presidente Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica), esprime soddisfazione per la deliberazione (N.42/61 del 06.11.2024), con cui la Regione Sardegna definisce le linee guida di governo clinico del farmaco per gli adempimenti connessi ad un più rapido accesso alle nuove terapie, inclusi i farmaci innovativi per i pazienti oncologici (in attuazione dell’art. 52 della legge regionale del 23.10.2023 che decretava l’abolizione in Sardegna del PTR).
“In questo modo – afferma Valeria Pusceddu, Coordinatore del Direttivo Regionale Aiom Sardegna, -, viene prevista un’accelerazione nelle procedure di rimborsabilità, un punto critico per i farmaci antineoplastici innovativi, che, finora, sono stati comunque sempre garantiti ai pazienti oncologici isolani attraverso le procedure di richieste nominali e l’intervento diretto delle Aziende Sanitarie”.
In un incontro con Valeria Pusceddu, l’Assessore alla Sanità della Regione Sardegna, Armando Bartolazzi, ha garantito la piena disponibilità e supporto da parte della Regione verso le riconosciute professionalità oncologiche presenti in Sardegna, sia per quanto riguarda l’intensificazione dell’offerta degli screening, sia per rimettere mano alle procedure di attuazione della rete oncologica Regionale, strumento fondamentale per favorire la creazione di un network di professionisti a disposizione della popolazione sarda per la condivisione delle competenze, incluso un rapido accesso ai trial clinici attivi in Sardegna.