L’Associazione dei Mmg-Sardegna chiede un incontro a Bartolazzi per affrontare i ‘punti di Tramaza’
di Elisabetta Caredda
Melis e Lara: “Le proposte sono ispirate dal malcontento di una categoria in sofferenza e rappresentano una svolta per migliorare non solo le nostre condizioni lavorative ma, soprattutto per rendere un servizio più fruibile ed efficiente ai nostri pazienti. Al primo posto dei punti di Tramatza vi è il problema sulla carenza dei medici, oltre alle altre criticità per le quali vorremo altresì proporre delle semplici risoluzioni, alcune di queste a isorisorse”.
31 MAG - L’Associazione dei medici di medicina generale Sardegna (Mmg-Sardegna), dopo aver
incontrato l’assessore regionale alla Salute,
Armando Bartolazzi, nella prima settimana del mese corrente per cominciare l’interlocuzione col nuovo esponente di Giunta, fa un ulteriore passo avanti e chiede un incontro a breve per parlare delle
proposte che l’associazione ha discusso a Tramaza e portato avanti. A parlare a
Quotidiano Sanità sono le dottoresse
Rosalba Melis, medico di famiglia e specialista anche in Otorinolaringoiatria, e Marisella Lara, sempre medico di base.
“Ci teniamo innanzitutto a incoraggiare – iniziano così le dottoresse dell’associazione - l’Assessore nel suo
obiettivo di provare a rendere attrattiva la Medicina generale ai giovani medici estendendo la possibilità per i medici di medicina generale che accettano l’incarico per almeno 5 anni di iscriversi alla scuola di specializzazione in materie internistiche senza borsa di studio, attraverso posti aggiuntivi. Teniamo a precisare ciò, e discostarci dalla presa di posizione di altri colleghi medici che invece non credono praticabile questa ipotesi”.
“L’Associazione – proseguono Lara e Melis - ritiene che proprio dall’Autonomia della Sardegna potrebbe venire la soluzione. Pertanto sosteniamo l’assessore ad andare avanti anche perché nessun’altra proposta ad oggi pervenuta da chi solleva unicamente i problemi risolve poi la criticità. Al contrario, un qualcosa può essere costruito e perfezionato strada facendo. Non vogliamo, come Medici, entrare in polemica con nessuno ma i Medici mancano e il diritto all’assistenza non è garantito a tutti. Chi si oppone ad ogni proposta che si tenta di fare dovrebbe girare per i paesini del territorio e spiegare ai cittadini perché nel loro paese non c’è più il medico di famiglia e, che per le loro esigenze, dovranno andare presso l’Ascot a poco più di 30 chilometri. In definitiva migliaia di persone, di cui molti anziani, sono senza assistenza: questo è il gravoso problema della sanità attuale”.
“Dopo aver appreso quindi delle proposte dell’assessore nel primo incontro che si può dire sia stato conoscitivo, eccoci qui pronti con l’associazione ad informarlo di quelle che sono anche le nostre proposte, i cosiddetti ‘
punti di Tramatza’; le proposte ricordiamo sono ispirate dal malcontento di una categoria in sofferenza e rappresentano una svolta per migliorare, non solo le nostre condizioni lavorative ma, soprattutto per rendere un servizio più fruibile ed efficiente ai nostri pazienti. Al primo posto dei punti di Tramatza vi è proprio il problema sulla carenza dei medici, ed è da qui dovremmo partire, oltre alle altre criticità individuate da affrontare, per le quali vorremo altresì proporre delle semplici risoluzioni, alcune di queste a isorisorse”.
“Ciò con l’auspicio di migliorare la qualità dell’assistenza primaria a gli utenti in modo da garantire il diritto alla salute di ogni cittadino e in ogni parte del nostro territorio. Auspichiamo dunque che l’assessore ci possa formulare al più presto un altro incontro e cominciare operativamente ed in collaborazione sin da ora a lavorare” – concludono le dottoresse dei Mmg-Sardegna”.
Elisabetta Caredda
31 maggio 2024
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