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Diabete. Trentin (FRSD): “Weekend in Gallura col Camp ‘Battesimo blu: diabete, mare e sport”

di Elisabetta Caredda

All’iniziativa che si svolgerà il 18 e 19 maggio parteciperanno 17 persone con diabete di tipo 1 seguiti da un'equipe di medici e sanitari. Tonolo: “Ci proponiamo l’obiettivo di mettere al centro le relazioni e la conoscenza di determinate attività sportive che in passato venivano ritenute off limits”. Trentin: “Essenziale trasferire competenze ai pazienti per la gestione delle glicemie in base alle forti emozioni per intraprendere questo tipo di attività”.

17 MAG - Immersioni negli splendidi e trasparenti specchi acquei, navigazione su piccole barche a vela, ma anche la pratica di Windsurf e Sup: è nutrito il programma riservato a 17 persone con diabete di tipo 1 che assieme a cinque operatori sanitari parteciperanno il 18 e 19 maggio al Camp “Battesimo blu: diabete, mare e sport”, in programma lungo la costa di San Teodoro in Sardegna.

L’iniziativa – spiega a Quotidiano Sanità Riccardo Trentin, presidente della Federazione Rete Sarda Diabete Odv – che abbiamo organizzato insieme all’ Associazione Diabete Nord Sardegna Odv, e patrocinata dalla Asl Gallura, vede il sostegno del Centro Servizi per il Volontariato della Sardegna Odv, delle società scientifiche Janasdia e Simdo e di cinque operatori sanitari della ASL Gallura: i medici Giancarlo Tonolo e Alberto Manconi, la psicologa Maria Antonietta Taras e le infermiere Alessandra Cardinale, Rita Impagliazzo ed Elvira Terrazzoni”.

“Dopo l’esperienza negli anni scorsi della transatlantica e la recente settimana di navigazione con Nave Italia per persone con diabete di tipo1 – sottolinea Giancarlo Tonolo, direttore della Struttura Complessa di Diabetologia della Asl Gallura – è stata organizzata un’altra esperienza legata al mare ed al diabete. Nell’esperienza con Nave Italia abbiamo portato persone con diabete di tipo 1 a comprendere come comportarsi nella gestione a trecentosessanta gradi, in autonomia, della patologia quando si è lontani da casa, mentre attraverso quest’altro evento ci proponiamo l’obiettivo di mettere al centro le relazioni e la conoscenza di determinate attività sportive che in passato venivano ritenute off limits”.

“Grazie alle terapie e alle tecnologie sviluppate in questi anni – prosegue il presidente della Federazione Rete Sarda Diabete -, lo sport è diventato uno ‘stile di vita’ anche per le persone con diabete di tipo 1 e noi vogliamo ribadire questo messaggio. Conosci te stesso, ossia, riconosci in primo luogo quello che sei, la persona che sei. E' proprio attraverso queste esperienze che il sapere, la conoscenza, ci permettono di capire il nostro limite e quindi di conoscere qual è il modo più adatto per migliorare la nostra qualità di vita”.

“Per quanto riguardo il programma dell’iniziativa – approfondisce Trentin – l’organizzazione ruoterà attorno agli appuntamenti promossi da due organizzazioni del territorio, il Tavolara Diving di Loiri Porto San Paolo e lo Yacht Club San Teodoro, che metteranno a disposizione la loro professionalità acquisita in anni di esperienza nelle acque del territorio gallurese. Il Camp durerà due giorni e una notte e prevede la partecipazione di persone con diabete tipo 1 provenienti dai territori di tutta la Sardegna ma in particolare da Olbia, Sassari, Oristano, Nuoro, Iglesias e Cagliari, oltre alla presenza costante degli operatori sanitari. Le attività in programma saranno caratterizzate da un importante impegno fisico per i pazienti, a partire dal “battesimo del mare” che consiste in un'immersione con le bombole, accompagnati dagli istruttori del Tavolara Diving, in un tratto profondo dodici metri dell’ Area Marina Protetta Tavolara – Punta Coda Cavallo. Lo YC San Teodoro avrà invece il compito di insegnare i rudimenti della barca a vela e programmare uscite sia con piccole imbarcazioni che con tavole da Windsurf e Sup, sempre in compagnia degli istruttori. Entrambe le giornate saranno accompagnate dalla presenza della Capitaneria di Porto di Olbia e del 4° Nucleo Subacquei Guardia Costiera di Cagliari che farà le immersioni con i partecipanti”.

“Gli obiettivi principali di questo campo scuola – conclude il presidente della Federazione Rete Sarda Diabete - sono quelli di trasmettere il messaggio del “Si può fare!” alle persone che convivono con il diabete tipo 1, di trasferire competenze per la gestione delle glicemie in base alle forti emozioni come ad esempio eccitazione, ansia, tensione, paura, felicità. Infine si vuole sensibilizzare sul tema del diabete tipo 1 e la sua gestione nella vita quotidiana creando un’occasione di condivisione e confronto tra questi pazienti, il personale sanitario, i pazienti normoglicemici, nell’ambito delle attività produttive del territorio. Un ringraziamento sentito per il supporto all’evento dall’HDI Assicurazioni, al Centro Servizi per il Volontariato della Sardegna Odv, al Comune di San Teodoro, al direttore dell’Area Marina Protetta Tavolara e Punta Coda Cavallo ed alla Capitaneria di Porto e Guardia Costiera di San Teodoro”.

Elisabetta Caredda

17 maggio 2024
© Riproduzione riservata

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