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Lunghe liste di attesa nella chirurgia urologica, Doria apre un confronto con i DG  

di Elisabetta Caredda

Pinna (PD): “Il direttore della Clinica Urologica dell’AOU SS segnala che ben 262 pazienti con patologie gravi rischiano di non essere sottoposti ad intervento nel rispetto dei tempi di attesa per priorità”. Doria: “Ho chiesto a tutti i DG un report delle attività chirurgiche svolte nei primi sei mesi del 2023 presso le unità operative di urologia, ed ho indetto per il 25 ottobre un incontro con loro per discuterne”.

24 OTT - Le lunghe liste di attesa che si registrano in Sardegna per visite specialistiche ed interventi di numerosissimi pazienti che attendono, appesi ad un filo di speranza, la chiamata dai reparti di urologia ed alcune altre specialità, preoccupano gli stessi malati, ma anche i medici stessi che li assistono e li curano.

“Dalle ultime notizie apprese dalla stampa locale di soli tre giorni fa – spiega la segretaria della commissione Salute, Rossella Pinna (PD), che lancia un messaggio di sensibilizzazione attraverso Quotidiano Sanità -, sembrerebbe che nel territorio di Sassari vi siano ben 262 pazienti con patologie gravi che non possono essere operati e rischiano di non ricevere in tempo l’intervento. A denunciarlo è stato il primario del reparto di Urologia della stessa AOU sassarese, che ha lanciato un grido di allarme nella speranza che possa essere accolto, e che ha inoltre accennato che anche gli altri ospedali, a partire dall’Arnas G.Brotzu, passando per poi quelli di Nuoro e Olbia e, compreso il il presidio nella provincia Alghero, sono in piena difficoltà. Si parla di pazienti che hanno diverse priorità di intervento in lista di attesa”.

“Eppure non più tardi di qualche settimana fa – prosegue la consigliera -, l’assessore Doria assicurava che i tempi d’attesa per gli interventi chirurgici oncologici sono perfettamente aderenti alle linee guida. La situazione delle liste di attesa sembrerebbe invece sfuggire di mano. E’ dunque necessario raccogliere questi appelli che fotografano il reale stato dei problemi nella Sanità, sui quali poter tentare di intervenire. Siamo pronti a sostenere le risposte che possano andare incontro a queste significative difficoltà dei reparti che possiamo anche definire ‘emergenziali’”.

Sentito dal nostro giornale, l’assessore Carlo Doria risponde alla consigliera Rossella Pinna ed approfondendo il tema sulle liste di attesa per le differenti prestazioni, spiega: “Le rassicurazioni date dal sottoscritto qualche settimana fa, a cui fa certamente riferimento la consigliera Pinna, non riguardavano infatti i tempi di attesa per gli interventi chirurgici oncologici ma i tempi per la radioterapia in Sardegna che sono perfettamente aderenti alle linee guida oncologiche nazionali. Affrontando poi il tema delle liste di attesa chirurgiche oncologiche e non, che è un altro tema, posso dire che è vero, le difficoltà ci sono. Non posso certo nascondere che conosco la sofferenza di diversi reparti ospedalieri giacché quotidianamente sono in contatto con i problemi della Sanità del territorio. Quello dell’abbattimento delle liste di attesa chirurgiche è un’emergenza nazionale che come ben sappiamo, l’ho sempre ribadito, deriva soprattutto dalla carenza di specialisti e nella fattispecie anestesisti. E non è un problema che investe soltanto la nostra isola”.

“Ricordo – sottolinea il professore – che la Sardegna paga un prezzo più alto rispetto ad altre regioni italiane per l’ insularità che la contraddistingue, e che limita maggiormente la circolazione e la relativa disponibilità degli operatori sanitari anche laddove si ha l’esigenza di una maggiore risposta d’intervento. Gli specialisti chiedono in tutta Italia, non soltanto in Sardegna, contratti di lavoro più appetibili e dignitosi al pari dei colleghi che operano negli altri stati europei: una misura che auspico possa trovare la sensibilità del Governo, che stiamo chiedendo anche durante gli incontri in Conferenza Stato-Regioni col ministro della Salute, affinché l’integrazione concessa alle regioni sull’incremento delle immatricolazioni nelle facoltà di medicina e chirurgia possa motivare i medici formati a dedicare la propria professione nel nostro territorio. Da parte nostra, con fondi regionali, abbiamo anche aumentato il numero di contratti di borse regionali di specializzazione di area medica e non medica. Ma i contratti dei medici hanno poi carattere nazionale”.

“Per l’abbattimento delle liste di attesa ambulatoriali e chirurgiche - sottolinea l’assessore -, allo stato dell’arte stiamo rifinanziando di 13 milioni annui le risorse aggiuntive regionali (RAR) dedicate al personale sanitario che vorrà impegnarsi, su base volontaria, in progetti aziendali mirati con remunerazioni orarie che arrivano a 100 euro all’ora. C’è poi il problema delle prestazioni ambulatoriali che quotidianamente non vengono erogate perché gli utenti con appuntamento, senza preavviso, non si presentano e non danno l’opportunità di mettere in lista, al loro posto, un altro paziente. A tal proposito stiamo istituendo un sistema di penalità, già in vigore in molte altre regioni d’Italia, ricordando ai cittadini che in una società civile non esistono solo i diritti ma anche i doveri”.

“Sugli interventi chirurgici – prosegue l’esponente di Giunta -, le risposte e quindi le soluzioni possibili sull’abbattimento delle liste di attesa sono sempre correlate alla disponibilità di personale sanitario per lo più di anestesia, disciplina particolarmente in crisi così come documentato dal crollo delle domande di accesso alle scuole di specializzazione. Pur con i contratti di formazione specialistica disponibili”.

“Ecco allora le motivazioni che spiegano in parte anche le criticità lamentate dal Prof. Madonia, il primario dell’urologia dell’ AOU di Sassari. Comunque, per venire a capo della situazione segnalata dal collega specialista, ho richiesto a tutti i DG delle aziende sanitarie e ospedaliere un report delle attività chirurgiche svolte nei primi sei mesi del 2023 presso le unità operative di urologia presenti in ciascuna azienda, sia degli interventi riguardanti le patologie oncologiche, sia di quelli svolti su patologie non oncologiche. Tratteremo questi dati, insieme alla lista di attesa chirurgica della patologia oncologica e non oncologica di ogni azienda, nella riunione che ho indetto mercoledì 25 ottobre, alle ore 17 in assessorato, assieme ai direttori sanitari di tutte le aziende e i direttori di tutte le strutture di urologia dei vari presidi ospedalieri”.

“Un incontro volto a valutare, insieme a tutti i presenti, i carichi di lavoro, le liste di attesa, le potenzialità di ciascuna struttura e le possibili soluzioni che possano incentivare l’offerta chirurgica privilegiando ovviamente il percorso oncologico, eventualmente attraverso provvedimenti straordinari nel rispetto della norma”, conclude Doria.

Elisabetta Caredda

24 ottobre 2023
© Riproduzione riservata

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