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Sardegna. Commissioni medico-legali, Doria rassicura: “Nessun blocco delle sedute e convocazioni” 

di Elisabetta Caredda

L’assessore risponde ai dubbi  di alcuni consiglieri di maggioranza e opposizione sulla delibera volta a modificare la disciplina delle Commissioni mediche. Doria: “Dalla Asl di Sassari mi è stato confermato un incremento delle sedute delle commissioni e delle convocazioni dei pazienti. Nel rispetto degli indirizzi forniti. Sono certo che anche le Asl degli altri territori si attiveranno allo stesso modo”.

19 OTT - L’attività delle commissioni medico-legali delle aziende sanitarie locali della Sardegna non rischiano nessun blocco. Lo assicura l’assessore Carlo Doria, rispondendo su Quotidiano Sanità all’appello di alcuni consiglieri di maggioranza e opposizione che hanno chiesto maggiori delucidazioni sulla delibera di Giunta volta a modificare la disciplina dell’attività delle suddette Commissioni e che prevede l’esecuzione delle visite per l’accertamento dell’invalidità civile e dello stato di handicap prioritariamente durante l’orario di lavoro dei medici presso le strutture sanitarie. Ciò, senza, in tale caso, dar diritto ad alcuna remunerazione.

Il professore chiarisce il contenuto della suddetta delibera e spiega: “Al Presidente e ai componenti tutti delle commissioni mediche istituite presso le ASL che per ragioni di carenza di organico non riescono a svolgere le sedute in orario di servizio viene assegnato, per ogni giornata di sedute effettuate, un gettone di presenza di 120 euro al lordo delle ritenute fiscali da sommarsi ai 12 euro per ciascuna pratica evasa nella medesima seduta da corrispondere a ciascun medico facente parte della commissione”.

“Le prestazioni erogate dalle commissioni medico-legali – prosegue l’assessore - rientrano nei livelli essenziali di assistenza. Se non vengono garantite in seguito al blocco dell’attività su iniziativa del personale dipendente senza una giusta ragione, si ravvisa un’interruzione di pubblico servizio. Nella legge finanziaria 2023 ho proposto io stesso l’aumento del gettone dell’attività dei medici delle commissioni, portandolo a 120 euro e incrementando il compenso sino a 12 euro per la visita di ciascun paziente; prima di questo anno la corresponsione dei suddetti specialisti era ferma a circa la metà di tali nuovi importi”.

“La delibera approvata, quindi – sottolinea l’esponente di Giunta -, non opera per ostacolare le sedute di tali commissioni, ma semplicemente impartisce degli indirizzi sull'art. 68 della legge regionale 28 aprile 1992, n. 6 (legge finanziaria 1992) che riconosceva in ‘60.000 lire’ il gettone ai medici per la seduta" e in ‘6.000 lire’ la quota per la visita per ciascun paziente, e che a partire da questo anno, con una modifica della legge in questione, abbiamo significativamente incrementato nel valore in ‘Euro’. Ho dunque semplicemente proposto di regolamentare la materia sulle sedute delle commissioni medico-legali, auspicando modalità che possano riflettersi il più possibile con uniformità in tutte le aziende sanitarie ricostituite in armonia alla legge sulla riforma sanitaria”.

Doria tocca punto per punto gli indirizzi impartiti e continua a spiegare: “Nelle indicazioni approvate in delibera è vero, viene promossa l'attività delle commissioni mediche affinché venga svolta prioritariamente durante l'orario di lavoro dei medici presso le strutture sanitarie, ed in tale caso non può essere oggetto di remunerazione. Nel momento in cui viene a ravvisarsi l'impossibilità oggettiva di svolgere le sedute di commissione durante l'orario di lavoro dei medici che la costituiscono, questa condizione deve essere certificata dall'Azienda sanitaria coinvolta, che dovrà quindi attivarsi nello svolgimento di un'attività di verifica mirata a definire periodicamente il carico lavorativo delle commissioni e l'eventuale impossibilità di queste di riunirsi durante l'orario di lavoro dei medici. In questi casi, al fine di garantire il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza e smaltire le liste di pazienti che devono essere dalle commissioni visitati, potranno essere attivati appositi progetti ed i componenti delle stesse saranno remunerati con i gettoni di cui alla L.R. n. 6/1992 e s.m.i., rivalutati nella finanziaria 2023. Non possono in nessun caso percepire gettoni i direttori di struttura complessa, semplice e semplice dipartimentale; semmai fosse indispensabile la loro presenza per carenza di personale medico potrà essere presa in considerazione l’esecuzione di prestazioni aggiuntive, quindi fuori dall’orario di lavoro”.

“I componenti delle commissioni mediche sono reclutati tra il personale dipendente dell'Azienda sanitaria di appartenenza. Nell’eventuale impossibilità di reperire professionisti all'interno di quest’ultima, la Asl potrà reclutarli da altre aziende del SSR o, fallito anche questo tentativo, potrà avvalersi di professionisti esterni. Professionisti della materia selezionati da appositi elenchi che dovranno essere costituiti previa attivazione ed espletamento di procedure di evidenza pubblica con valenza esterna, e tra i quali sono compresi i dipendenti del ruolo amministrativo che svolgono la funzione di segreteria. Nella composizione delle commissioni dovranno essere sempre garantiti, ove possibile, criteri di parità di genere e di rotazione annuale, sia per un principio di equità, ossia tutti coloro che vogliono partecipare lo devono poter fare, sia per una questione correlata all’anti corruzione essendo un incarico ‘sensibile’”.

“In armonia al buon senso, ciascuna commissione medica dovrà prevedere un numero minimo di pratiche da evadere, e quindi da assicurare per ogni giornata (comprese le domiciliari) di attività e, ad ogni modo, dovrà garantire un adeguato equilibrio tra il valore del gettone assegnato, le ore prestate e il numero di pratiche evase. I compensi dovuti a ciascun componente delle commissioni verranno conteggiati e pagati da ARES, alla quale andranno comunicate le sedute svolte. In nessun caso, però, la remunerazione complessiva annua derivante dall'erogazione del gettone delle sedute potrà superare il 10% della retribuzione; eventuali sforamenti di tale tetto sono giustificabili solo nel caso di assenza di professionisti negli elenchi che andrebbe a rallentare la rotazione dei componenti delle commissioni, e in nessun caso comunque, il totale annuo dei gettoni potrà superare il 20% della retribuzione annua del personale coinvolto”.

“Le aziende Asl stanno predisponendo un regolamento comune per il funzionamento delle commissioni mediche per l'accertamento degli stati di invalidità civile, cecità, sordità, handicap e disabilità nel rispetto di questi indirizzi applicativi. A tal proposito, la Asl di Sassari si sta già muovendo in tal senso e proprio oggi mi è stata confermata dal direttore della struttura complessa di Medicina Legale, il dott. Salvatore Lorenzoni, un incremento delle sedute delle commissioni e delle convocazioni dei pazienti. Nel rispetto degli indirizzi forniti sono certo che anche le Asl degli altri territori si attiveranno molto presto allo stesso modo. Le criticità riscontrate sui ritardi delle sedute delle commissioni medico-legali potranno essere superate anche con la serietà dei professionisti designati a farne parte. Posso ben dire che la Asl sassarese in questo momento ne è un esempio” – conclude il professore.

Elisabetta Caredda

19 ottobre 2023
© Riproduzione riservata

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