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Farmacista di reparto. Cuccu (Idea Sardegna): “Risorsa indispensabile per potenziare il SSR ed essere al passo con i tempi”

di Elisabetta Caredda

Il farmacista di reparto è già da tempo operativo in molti Paesi europei e dopo le prime esperienze, all’Ismett di Palermo dal 1999 e all’AOU San Giovanni Battista di Torino dal 2004, anche il ministero della Salute nel 2010 aveva autorizzato l’avvio di progetti pilota affidati alla Sifo. Cuccu: “Fondamentale il contributo che apporta in un governo clinico efficace dei processi assistenziali, dove solo lavorando con un team multidisciplinare è possibile migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria”.

07 SET - Il farmacista clinico di reparto è indiscutibilmente una importante risorsa in grado di supportare i medici ad affrontare le criticità con particolare riguardo all’appropriatezza prescrittiva, al rischio clinico ed alla corretta gestione e attribuzione delle risorse nel campo del farmaco, la cui figura deve necessariamente poter essere istituita anche all’interno del SSR della Sardegna. A sostenerlo è la segretaria della commissione salute Carla Cuccu (Idea Sardegna) che solleva la proposta in Consiglio regionale.

“Il Farmacista di Reparto – spiega la consigliera che ha contattato il nostro giornale – ha la responsabilità di provvedere alla gestione e alla fornitura di farmaci e prodotti farmaceutici in generale per i pazienti ricoverati o sottoposti a trattamenti terapeutici. Una ‘figura chiave’ nella collaborazione tra medici, infermieri e pazienti, che oltre a fornire un servizio di informazione scientifica sui farmaci, svolge consulenze mirate condividendo ad esempio col medico specialista modifiche di terapia farmacologica. Può infatti essere di aiuto nella scelta appropriata dei farmaci, dei dosaggi più adeguati alle esigenze del singolo paziente, anche pensando alla riduzione del rischio di interazione tra farmaci. Contribuisce essenzialmente a migliorare l’efficacia delle cure farmaceutiche, in ragione peraltro di una valutazione costo-efficacia delle stesse”.

“Questo professionista, il Farmacista di Reparto – prosegue la Segretaria -, in un moderno sistema sanitario è senz’altro una risorsa indispensabile. Da tempo le varie associazioni di settore rappresentano l'importanza e la necessità di istituire il ruolo del Farmacista di Reparto in Italia come anche in Sardegna. Esso è infatti già presente in molti Paesi europei, come in Spagna, Regno Unito, Germania e altri ancora; tra le regioni italiane le prime esperienze di farmacia clinica di reparto sono state condotte all’Ismett di Palermo dal 1999, e all’AOU San Giovanni Battista di Torino dall’anno 2004”.

“Successivamente – approfondisce Cuccu -, a queste prime esperienze a Palermo e Torino, ne sono proseguite delle altre che, pur non strutturate, hanno dato un riscontro così rilevante positivamente da indurre il Ministero della salute ad avviare nel 2010 un progetto pilota, affidato alla SIFO, con l’obiettivo di sperimentare questa figura in cinque Dipartimenti di Oncologia ed Ematologia in cui sono utilizzati trattamenti ad alto costo che richiedono monitoraggio intensivo e che si sono avuti nell’AOU San Giovanni Battista di Torino - Le Molinette, nell’Istituto Oncologico Veneto IRCCS, nell’AOU Ospedali riuniti di Ancona, nell’Istituto tumori “Giovanni Paolo II” – IRCCS Ospedale oncologico di Bari e nell’Ospedale “San Vincenzo” di Taormina dell’Azienda sanitaria provinciale di Messina. Da queste esperienze è stato anche prodotto un manuale teorico-pratico dal titolo ‘Il Farmacista di dipartimento quale strumento per la prevenzione degli errori in terapia e l’implementazione delle politiche di governo clinico in ambito oncologico’. Ancora, nell’anno 2015 è stato attivato il progetto SIFO “Antimicrobial Stewardship” che ha coinvolto direttamente in corsia la figura del farmacista ospedaliero, in particolare con competenze in ambito infettivologico”.

“Ecco che tenuto conto delle suddette esperienze rilevate nei sistemi sanitari che hanno riconosciuto anche nel farmacista di reparto una risorsa fondamentale in una sanità che può definirsi moderna e all’avanguardia, del contributo che egli apporta in un governo clinico efficace dei processi assistenziali dove soltanto lavorando con un team multidisciplinare è possibile auspicare a migliorare l’efficienza e la qualità dell’assistenza sanitaria, ho proposto in Consiglio regionale di valutare l’istituzione del farmacista di reparto anche nel nostro SSR, attraverso bandi di concorso dedicati. Se pensiamo a quanti anni fa risale l’operatività del farmacista di reparto nelle altre realtà sanitarie europee e poi italiane, la Sardegna non dovrebbe perdere altro tempo: non può che essere un vantaggio raccogliere esempi di strategie di buona sanità. Nel nostro territorio ne abbiamo bisogno”.

Elisabetta Caredda

07 settembre 2023
© Riproduzione riservata

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